Moria, voci dall'inferno
Nell’isola di Lesbo, il calendario non scandisce l’avvento. Un giorno dopo l’altro, nel campo profughi di Moria è un inferno di disperazione. Ernesto Milanesi è arrivato a destinazione: primo giorno.
La struttura originale era calibrata per accogliere 3 mila persone. L’ultimo “censimento” ne conta circa 17 mila: un terzo sono donne, come i minori spesso non accompagnati.Giannis Balpakakis, ufficiale in pensione, a settembre si è dimesso dall’incarico di direttore dell’hub che ricopriva fin dal 2016: «I flussi migratori negli ultimi mesi sono aumentati. Qui si deve dare l'anima. Per cercare di aiutare tutti. E occorre prendersi cura delle persone con cui si lavora. Se i tuoi colleghi crollano psicologicamente,...