Migranti, le 10 proposte di Io Accolgo per evitare “il naufragio dei diritti in Italia e in Europa”
Dall’accoglienza diffusa ai canali di ingresso legali fino a un programma di ricerca e soccorso europeo nel Mediterraneo centrale. Presentate oggi a piazza Montecitorio le richieste della Campagna, che chiamano in causa anche la politica italiana. Tra i parlamentari in piazza Mauri (Pd), De Petris(SI) e Palazzotto (Leu)
Hanno indossato i salvagenti e appeso una barca fatta con le coperte termiche sulle transenne di piazza Montecitorio: con un flash mob questa mattina a Roma, sotto il Parlamento, la campagna Io Accolgo ha portato all’attenzione della politica italiana 10 proposte per riformare il diritto di asilo in Italia e in Europa. Dai canali di ingresso legali alla cooperazione con i paesi terzi, dalla chiusura dei campi e degli hot spot a un nuovo programma di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo per evitare nuove morti in mare: l’obiettivo comune è “evitare che il nostro paese e l’Europa tutta naufraghi sui diritti” spiega il portavoce della campagna Filippo Miraglia.
“In questo momento c’è un dibattito europeo sul tema della migrazione che porterà al summit dei prossimi giorni in cui si discuterà il nuovo Migration Pact. Ma le posizioni espresse dagli Stati europei e la proposta della Commissione Ue per noi resta inaccettabile - continua Miraglia -. Come ribadita da Draghi e Merkel l’unico punto su cui c’è accordo è quello dell'esternalizzazione delle frontiere. Per noi questo è un rischio, l’ Europa si consegna così alle tesi dei sovranisti e delle destre, abdicando così alla sua storia fondata su diritto asilo. Oggi lanciamo queste proposte per impedire che l’Europa naufraghi su immigrazione e asilo. Abbiamo coinvolto i parlamentari italiani chiedendo di venire ad ascoltarci in piazza e farsi portavoce delle nostre istanze” .
Tra i primi a raccogliere l’invito, Matteo Mauri del Partito Democratico, già viceministro all’Interno nella passata legislatura. “Le proposte della campagna Io Accolgo le conosco, sono tante e diverse - sottolinea Mauri-. Su alcune si può lavorare insieme. Conosco bene il mondo dell’ associazionismo: sono le persone che vivono in prima linea questi fenomeni. Sono animate da passione e spirito di idealità. L’obiettivo della politica è tenere insieme idealità e concretezza, come viceministro ho costruito un rapporto solido con le associazioni, anche in questo caso mi impegno per portare all’attenzione di tutti queste proposte”. Anche Loredana De Petris ed Erasmo Palazzotto di Sinistra italiana hanno raggiunto le organizzazioni in piazza esprimendo sostegno alle proposte della Campagna.
Le dieci proposte di io Accolgo
Il programma in dieci punti della Campagna Io Accolgo si apre con la richiesta di canali di ingresso legali. “L’assenza di regole certe che consentano alle persone che vogliono arrivare in Europa di rivolgersi agli Stati, chiedendo un visto per ricerca di lavoro è la prima causa dei traffici illeciti, delle morti e degli abusi” si legge nel manifesto. Per questo si chiede una diversa politica dei visti, la definizione di procedure permanenti di ingresso regolare, per motivi umanitari, che consentano a un numero di rifugiati di evitare di essere esposti a rischi gravissimi. Al secondo punto della proposta c’è il netto rifiuto della politica dell’esternalizzazione delle frontiere: “è necessario un piano europeo di reinsediamenti effettivi con quote vincolanti - chiedono i promotori -. L’approccio europeo di cercare di bloccare i rifugiati nei paesi di transito ha peggiorato un quadro già drammatico perché ha creato in tali paesi situazioni di abbandono”.
Il terzo punto riguarda il tema del salvataggio in mare: la richiesta è quella di promuovere un programma di ricerca e salvataggio europeo. Parallelamente si chiede di mettere fine alla criminalizzazione delle ong. “Per fermare le morti in mare è necessaria una missione europea di di ricerca e soccorso - spiega Grazia Naletto, tra i firmatari della proposta -. Oggi tra le grandi responsabilità c’è quella di una mancanza di una missione pubblica di soccorso. Per questo oggi in piazza abbiamo portato salvagenti e barche”.
La quarta e la quinta proposta del Piano della società civile sottolineano l’importanza del rispetto del diretto di asilo e del principio di non refoulement. Si chiede poi di garantire la libertà di soggiorno all’interno dell’Ue dei titolari di protezione internazionale, promuovendo uguali standard su tutto il territorio. Infine, il manifesto si chiude con la proposta di chiudere i grandi campi profughi, “strutture contenitore spesso in condizioni degradate”, dove i richiedenti asilo vengono isolati dal resto della società. “Serve una profonda riforma del sistema di accoglienza, che preveda l’attuazione in tutti i paesi Ue di forme di accoglienza diffusa, rispettosa dei diritti fondamentali dei richiedenti, a partire dal diritto alla libertà personale” concludono le organizzazioni di Io Accolgo.