Migranti: due Fondi europei per sostenere le politiche di asilo e di frontiera
Il Parlamento Europeo ha approvato ieri in via definitiva due fondi per aiutare i Paesi Ue a migliorare la gestione di flussi migratori e frontiere e a facilitare l'integrazione. Si tratta del Fondo asilo, migrazione e integrazione da 9,8 miliardi di euro e del Fondo per la gestione integrata delle frontiere da 6,2 miliardi
Il Parlamento Europeo ha approvato ieri in via definitiva due fondi per aiutare i Paesi Ue a migliorare la gestione di flussi migratori e frontiere e a facilitare l'integrazione dei cittadini di paesi terzi. Si tratta del Fondo asilo, migrazione e integrazione e del Fondo per la gestione integrata delle frontiere.
I Regolamenti che istituiscono i due Fondi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e si applicheranno retroattivamente dal 1° gennaio 2021
Il Fondo per l'asilo, la migrazione e l'integrazione 2021-2027, del valore di 9,88 miliardi di euro, ha l’obiettivo di rafforzare la politica comune di asilo, sviluppare la migrazione legale in linea con le esigenze degli Stati membri, sostenere l'integrazione dei cittadini dei paesi terzi e contribuire alla lotta contro la migrazione irregolare.
Solidarietà e condivisione delle responsabilità all'interno dell'Ue. Su richiesta del Parlamento, il fondo dovrebbe servire anche a convincere gli Stati membri a condividere più equamente la responsabilità di ospitare rifugiati e richiedenti asilo in tutta l'Ue.
La maggior parte dei fondi (63,5%) sarà assegnata a programmi gestiti congiuntamente dall'Ue e dagli Stati membri, con i finanziamenti che varieranno a seconda, tra gli altri fattori, del numero di cittadini di paesi terzi residenti nel paese, delle richieste di asilo ricevute, delle decisioni di rimpatrio prese e dei rimpatri effettuati. L'altro 36,5% sarà gestito direttamente dall'Ue e dedicato, tra le varie azioni, all'assistenza d'emergenza, al reinsediamento e all'ammissione umanitaria da paesi non-Ue e al trasferimento di richiedenti asilo e rifugiati in altri Stati membri, "come parte degli sforzi di solidarietà".
Gestione delle frontiere nel rispetto dei diritti umani. Il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, per un valore di 6,24 miliardi di euro, contribuirà a rafforzare la gestione delle frontiere esterne, garantendo al tempo stesso il rispetto dei diritti fondamentali. Sosterrà anche a una politica comune e armonizzata dei visti e finanzierà misure di protezione per le persone vulnerabili che giungono in Europa, in particolare i bambini non accompagnati.
Entrambi i testi legislativi sono stati approvati senza votazione finale, poiché nessun emendamento al testo concordato col Consiglio è stato adottato (conformemente alla seconda lettura della procedura legislatura ordinaria). La relatrice Tanja Fajon (S&D, SL) ha dichiarato: "Affinché la solidarietà sia al centro della politica europea di migrazione e asilo, abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per sostenerla. La decisione garantisce che l'Ue stia investendo non solo nel rafforzamento dei sistemi di asilo, ma anche nell'equa condivisione delle pressioni migratorie tra gli Stati membri”.
“Per quanto riguarda la gestione delle frontiere, in futuro le frontiere dell'Ue dovranno essere efficienti, digitali, umane e sicure. Questi nuovi strumenti garantiscono un progresso verso questo obiettivo. Insieme possiamo riportare la politica delle frontiere, dei visti e dell'asilo in linea con i nostri obblighi in materia di diritti umani, in particolare con un aumento dei finanziamenti per la ricerca e il salvataggio per aiutare coloro che annegano ai confini dell'Europa. Questi investimenti andranno a beneficio non solo dell'economia europea, ma di tutta la società", ha aggiunto la deputata.