Maltempo in Sardegna: un morto e danni per milioni di euro. Mons. Miglio (Cagliari): “Grande operazione di prevenzione sul territorio”
Il fatto più grave nell’hinterland cagliaritano. Nella strada tra Sestu e Assemini una donna di 44 anni, madre di tre figli, ha perso la vita, dopo che l’auto condotta dal marito è stata travolta dalla furia dell’acqua. Difficile raggiungere Capoterra, centro a pochi chilometri dal capoluogo che già nel 2008 aveva subito una tragica alluvione.
Il ponte sul rio Santa Lucia lungo la statale 195 ha ceduto e la strada è tagliata letteralmente in due. Disagi per i pendolari costretti a tragitti alternativi di oltre 100 chilometri per raggiungere il capoluogo o la zona di Capoterra. Nel paese le squadre di volontari e vigili del fuoco stanno intervenendo per svuotare dall'acqua scantinati e cantine, mentre si è iniziato a intervenire in alcune strade dissestate
“È ormai evidente che questi eventi stiano diventando molto più frequenti per cui occorre una grande operazione di prevenzione sul territorio”. Così mons. Arrigo Miglio ha commentato le notizie sull’alluvione in Sardegna, l’ennesima nel giro di pochi anni.
Il bilancio è tragico: un morto e milioni di danni per strade interrotte, campagne allegate, attività e aziende seriamente danneggiate.
Il fatto più grave nell’hinterland cagliaritano. Nella strada tra Sestu e Assemini una donna di 44 anni, madre di tre figli, ha perso la vita, dopo che l’auto condotta dal marito è stata travolta dalla furia dell’acqua.
Difficile raggiungere Capoterra, centro a pochi chilometri dal capoluogo che già nel 2008 aveva subito una tragica alluvione. Il ponte sul rio Santa Lucia lungo la statale 195 ha ceduto e la strada è tagliata letteralmente in due. Disagi per i pendolari costretti a tragitti alternativi di oltre 100 chilometri per raggiungere il capoluogo o la zona di Capoterra. Nel paese le squadre di volontari e vigili del fuoco stanno intervenendo per svuotare dall’acqua scantinati e cantine, mentre si è iniziato a intervenire in alcune strade dissestate.
Non va meglio nel Sarrabus: i comuni della zona sono alle prese con le conseguenze di allagamenti di strade e di campagne, che hanno reso i collegamenti precari. Vigili del fuoco e Protezione civile stanno cercando di rintracciare un servo-pastore nella zona di Castiadas, del quale non si hanno notizie da diverse ore. A Uta, nel cagliaritano, evacuate 49 persone, sei delle quali accolte nelle strutture comunali. Anche a Cagliari, dopo una notte di fulmini e pioggia incessante, i vigili del fuoco sono intervenuti con i gommoni per soccorrere alcune persone rimaste bloccate in auto e sui tetti dei capannoni nell’area industriale. Gli uffici e le scuole resteranno chiuse per tutta la giornata in quasi tutti i comuni del cagliaritano.
In piena attività la Protezione civile regionale. “La situazione – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente con delega alla Protezione civile, Donatella Spano – è in miglioramento perché è diminuita l’intensità dei fenomeni. Abbiamo mantenuto l’allerta rossa e le zone che potrebbero essere colpite sono quelle della costa orientale. La raccomandazione è quella di mantenere la massima prudenza”.
Le forze dell’ordine stanno monitorando le strade mentre il corpo forestale sta tenendo sotto controllo i costi d’acqua ingrossatisi molto rapidamente. Sotto controllo anche le dighe alcune delle quali hanno raggiunto il livello massimo di capienza autorizzata. Quella de Is Maccheronis, nel nuorese, sta rilasciando l’acqua in eccesso.
Per il presidente dei geologi sardi, Giancarlo Carboni, sarà necessario verificare come siano stati costruiti i ponti caduti ma soprattutto ha ricordato che le tragiche conseguenze delle alluvioni hanno una chiara origine. “I corsi d’acqua – ha dichiarato – hanno sempre esondato: se prima scaricavano l’acqua nelle campagne oggi quegli spazi sono occupati dalle case”.
Roberto Comparetti
direttore de “Il Portico” di Cagliari