L’Università offre 50 borse di studio a studenti afgani
“Universa Universis Patavina Libertas” cioè “Tutta intera, per tutti, la libertà nell'Università di Padova” è il motto dell’ateneo patavino confermato oggi dal Consiglio di amministrazione che ha deliberato l’istituzione di 50 borse di studio per altrettanti studenti afgani: «La libertà e la cultura sono il filo rosso della storia del nostro ateneo insieme all’apertura internazionale e la solidarietà è apparsa un moto naturale» ha dichiarato il rettore Rosario Rizzuto.
Attualmente sono 17 gli studenti afgani iscritti all’Università di Padova grazie a delle borse di studio fornite dalla cooperazione internazionale, ma nessuno di questi è ancora arrivato: sette sono bloccati in Afghanistan, sette si sono rifugiati nei Paesi limitrofi e di tre, purtroppo, non si ha notizia.
«Siamo pronti ad accogliere chi volesse studiare nella nostra Università al di là delle date di scadenza e delle procedure burocratiche, perché sarebbe come vanificare la disponibilità offerta. Come possiamo chiedere un diploma autenticato ha chi è dovuto fuggire lasciando ogni cosa? - ha aggiunto il rettore Rizzuto - Tutti i Dipartimenti sono coinvolti nel progetto in modo da dare la più ampia possibilità di scelta».
Ma l’ateneo non pensa solo agli studenti e ieri in un incontro col Prefetto «abbiamo offerto la nostra disponibilità a fornire tutta l’assistenza necessaria ai profughi afgani che saranno accolti in città: dai corsi di lingua all’assistenza psicologica». ha concluso il rettore.
Le borse di studio approvate sono di mille euro al mese e, naturalmente, l’iscrizione sarà gratuita per questi studenti che potranno iscriversi quando potranno. L’ateneo sta lavorando alla realizzazione di altre 50 borse di studio, progetto da concretizzare con l’aiuto di altre Istituzioni e una campagna di fundraising in modo da poter aiutare almeno cento studenti.