Haiti: vescovi, “serve sussulto morale patriottico”
“Lanciamo un urgente grido di allarme di fronte al continuo preoccupante deterioramento della situazione nel Paese”. Lo afferma, nel messaggio di Natale, la Conferenza episcopale haitiana.
Si chiedono i vescovi: “Una tale situazione di caos socio-economico e politico non dovrebbe forse sfidare la coscienza di coloro che hanno responsabilità nella comunità internazionale, e portarli a lavorare in sinergia per aiutarci e sanare questa ferita e promuovere il rispetto dei diritti universali? E i nostri leader politici non si sentono anche loro più che mai preoccupati a causa di questa situazione caotica e disastrosa che non accenna a diminuire?”. I vescovi fanno appello alla coscienza personale e collettiva, “a un sussulto morale e patriottico”. L’esortazione, rivolta a chi ha responsabilità nella politica, nella società e nell’economia, è di avere “senso di responsabilità, comprensione e volontà di pace”, per trovare “una soluzione definitiva e duratura alla crisi che il Paese sta attraversando da troppo tempo. Ai capi dei gruppi armati e a coloro che li sostengono, chiediamo che il disarmo contribuisca alla ricostruzione di un Paese più giusto, più umano e più fraterno”. Concludono i vescovi: “Fratelli nostri, smettiamola di anteporre i nostri meschini interessi agli interessi della nazione! Diamo prova di essere figlie e figli della stessa patria, Haiti!”. E aggiungono: “Per questo, come ha chiesto Papa Francesco durante l’Udienza generale del 15 dicembre 2021, invitiamo tutti i nostri connazionali qui e altrove a raddoppiare i loro sforzi nella preghiera per Haiti. Preghiamo perché lo Spirito di sapienza e di discernimento ci illumini e ci guidi nella ricerca attiva di a rinnovamento integrale del nostro Paese”.