Giustizia, Cartabia: la pena sia sempre una seconda occasione per chi sbaglia
La ministra a Milano per la presentazione di protocollo d'intesa per la promozione di attività di cura del verde con il coinvolgimento di persone detenute. "Tra carenze, rivolte e pandemia, per le carceri un anno difficile"
"La giustizia, mentre adempie al compito di assicurare la sicurezza della collettività, sa che per raggiungere i suoi obiettivi deve vigilare affinché la pena sia sempre una possibilità di rieducazione, tale da offrire una seconda chances a chi ha sbagliato". Ne è convinta la ministra per la Giustizia Marta Cartabia, oggi a Milano per la presentazione del protocollo d'intesa per la promozione di attività di cura e manutenzione di parchi e giardini con il coinvolgimento di persone detenute (iniziativa dal nome 'L'unione fa la forza - volontari al servizio di una Milano più verde e più bella', ndr).
Un progetto che, per la Guardasigilli, mette in rilievo due aspetti del tempo della pena, la formazione e il lavoro: "I detenuti- spiega- presteranno un servizio importante alla città, e nel frattempo acquisiranno conoscenze e competenze, mostrandosi all'opera".
Tutto questo, per i reclusi che parteciperanno, "potrà essere un bagaglio prezioso per il loro futuro", in una città come Milano dove la formazione di chi è in carcere "è già un qualcosa di consolidato".
In ogni caso, come conclude Cartabia, "la pandemia, le carenze strutturali o le rivolte, hanno fatto di quest'anno un periodo particolarmente difficile" per gli istituti penitenziari, "ma non possiamo solo spegnere i fuochi dove si accendono. Occorre avere prospettive lunghe".
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