Ddl Zan, il Senato lo "affossa": passa la tagliola di Lega e Fdi
La richiesta di non passaggio agli articoli fatta da Lega e Fdi, è passata con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti. Salvini: "Sconfitta l’arroganza di Letta e M5s, han detto no al Santo Padre". Cirinnà (Pd): "Oggi finiti i diritti di chi è perseguitato"
L'aula del Senato affossa il ddl Zan. Approvata a voto segreto la "tagliola" proposta da Lega e Fdi. La "tagliola", ovvero la richiesta di non passaggio agli articoli fatta da Lega e Fdi, è passata con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti. Dopo il voto la presidente Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo.
Salvini: sconfitta l’arroganza di Letta e M5s, han detto no al Santo Padre
“Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Boschi: arroganza di Pd e M5s ha prodotto una sconfitta incredibile
“L’arroganza di Cinque stelle e Pd ha prodotto una sconfitta incredibile, non solo per il Parlamento, che ha perso l’occasione di far approvare una legge di civiltà, ma per le tante donne e uomini che aspettavano di essere finalmente tutelati da aggressioni e discriminazioni”. Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva.
“Oggi si è verificato quello che abbiamo paventato da mesi, così la cecità e l’ostinazione di pochi ha fatto affossare una legge necessaria al Paese”, dice Boschi. “Noi siamo quelli che hanno portato a casa la legge sulle unioni civili, loro hanno giocato sulla pelle di persone che meritavano una legge, non delle bandierine. Lo dico con amarezza perché fino alla fine ho sperato di sbagliare le previsioni, ma purtroppo e’ andata come avevamo immaginato. Un vero dispiacere”, conclude la presidente dei deputati Iv.
Cirinnà (Pd): oggi finiti i diritti di chi è perseguitato
“Non c’è più nessuna possibilità che prosegua il Ddl Zan, i numeri hanno detto questo. Dopo sei mesi si può solo presentare un nuovo testo sullo stesso argomento, ma un nuovo testo. Oggi non è finito il Ddl Zan, sono finiti i diritti di chi è perseguitato”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la senatrice Pd Monica Cirinnà.
“Il centro-destra ha votato compattamente contro, erano tutti compatti, militarizzati. In questo momento le persone sono abbandonate a se stesse di fronte ai crimini d’odio– ha concluso Cirinnà a Rai Radio1- sono triste perché questo paese si allinea all’oscurantismo”.
Marcucci (Pd): evidente travaso di voti, non me l’aspettavo
“C’è stato un evidente travaso di voti, anche molto consistente, di circa 20. Sinceramente non mi aspettavo questo voto, bisognerà fare una riflessione anche su come è stata gestita questa vicenda”. Così il senatore PD Andrea Marcucci parlando coi cronisti in Transatlantico a Palazzo Madama, dopo il voto dell’Aula che ha accolto la richiesta del non passaggio all’esame degli articoli del ddl Zan, la cosiddetta ‘tagliola’.
“La Fedeli chiede le dimissioni di chi ha gestito la vicenda? Io dico solo che bisogna riflettere, se questa è la conclusione vuol dire che degli errori sono stati fatti ma non arrivo a delle sentenze”, termina.
De Petris (Leu): la destra ha raggiunto il risultato, abbattere la legge
"Il voto di oggi affossa una legge che mirava ad ampliare i diritti senza toglierne a nessuno. Una legge contro la discriminazione, l'intolleranza e l'odio che sin dall'inizio la destra ha voluto solo abbattere nascondendosi dietro una bugiarda disponibilità al dialogo che si è dimostrata oggi inesistente. Ma i numeri dicono chiaramente che questo risultato negativo è stato reso possibile solo dalle defezioni di alcuni che a parole hanno detto di voler discutere la legge in aula, come sarebbe stato non solo giusto ma anche doveroso fare, e nel voto hanno invece fatto la scelta opposta". Lo dichiara la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.
Scalfarotto (Interno): strategia fallimentare responsabile di un disastro storico
"Dopo essere sopravvissuti di un solo voto a scrutinio palese a luglio, accettare oggi la roulette russa di un voto segreto senza un piano e senza paracadute, rifiutando anche un rinvio di qualche giorno per trovare una soluzione, è il più raro esempio di insipienza e dilettantismo cui mi sia capitato di assistere in questi anni di politica. Significa non avere la più pallida idea di come funziona il parlamento. Una vergogna che invece di lavorare si sia tentata la fortuna, del tutto incuranti del peso di questo azzardo sulla vita delle persone. Chi ha messo in campo caparbiamente questa strategia fallimentare, dovrebbe sentire tutta la responsabilità di questo disastro storico". Così in una nota il sottosegretario all'interno Ivan Scalfarotto .
Di Maio: ddl spazzato via nel segreto dell'urna, vergognoso
"Tutti si erano schierati dalla parte dei diritti civili, ma alla fine il Ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell'urna, al Senato. Vergognoso. Il Ddl Zan doveva diventare legge in pochi giorni, invece sono passati mesi su mesi, scuse su scuse, fino a far saltare il provvedimento". Il ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio, lo scrive su Facebook.
Malpezzi (Pd): destra non ha mai voluto il ddl Zan, brutta giornata per il Parlamento
"L'applauso di una parte del Senato conferma che la destra non ha mai voluto approvare una legge contro i crimini di odio e le discriminazioni. Oggi è una giornata triste. Ma quello che più colpisce è che chi diceva di voler discutere di diritti ha oggi imposto il voto segreto, decidendo di affossare una legge che tutelava i diritti delle persone". Lo dice la senatrice del Pd Simona Malpezzi, presidente dei senatori dem.
"Il voto di oggi- prosegue Malpezzi - dimostra che in questo Paese non esiste una destra moderna e liberale ma una destra che si schiera, tutta, con Orban e i suoi amici. Il Pd si è comportato con coerenza per arrivare ad una legge di civiltà. Oggi è una brutta giornata per il Parlamento"
Bonino (+Eu): provvedimento imperfetto ma doveva andare avanti
"Sul ddl Zan, come temevo, l'iter si è bloccato. L'Aula del Senato ha infatti votato a scrutinio segreto a favore della cosiddetta 'tagliola' chiesta da Lega e FdI. Io ho votato contro perchè, pur ritenendo il Ddl Zan imperfetto, sarebbo dovuto andare avanti". Lo dichiara la senatrice di Più Europa Emma Bonino.
"Purtroppo, però, come già segnalavo appena approdato in Aula, il rischio di affossare il provvedimento era sotto gli occhi di tutti e la preclusione sull'esame degli articoli ed emendamenti del ddl Zan mostra una battuta d'arresto pressoché definitiva", conclude Bonino. (DIRE)