Confagricoltura. Servono un piano di riconversione e investimenti
«Nella Bassa Padovana, da Merlara a Castelbaldo passando per Urbana – rivela Adriano Favazza, cerasicoltore a Montagnana e presidente del settore ortofrutta di Confagricoltura Padova – si stanno tagliando tantissimi alberi da frutto. In molti quest’anno stanno togliendo il melo, perché c’è stata poca produzione e i prezzi pagati agli agricoltori sono bassi a fronte di costi di coltivazione sempre più alti.
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Ci sono inoltre tanti impianti datati con varietà come Morgen e Golden che non tirano più sul mercato. Anche per le pere le ultime annate sono state durissime: la cimice asiatica, il gelo, l’alternaria hanno causato danni e perdite. Pesche non ce ne sono più, mentre poco è rimasto anche del kiwi, e quel poco quest’anno se l’è portato via la tempesta del 25 aprile». In sintesi, l’intero comparto frutticolo padovano starebbe scomparendo, anche se qualcuno cerca alternative come la coltura di mirtilli e frutti di...