Banche del latte umano donato, Italia leader in Europa. “Ma non è ancora sufficiente”

Guido Moro, presidente dell’Associazione italiana Banche del Latte umano donato: “Abbiamo deciso di realizzare il progetto Latte umano donato nelle emergenze, che vedrà coinvolte molte delle Blud operative nel nostro Paese. Il progetto si basa sulla realizzazione di una Centrale Operativa ubicata nel nord Italia, dove verrà fatto confluire il 10% del latte donato raccolto dalle banche coinvolte nell’iniziativa”

Banche del latte umano donato, Italia leader in Europa. “Ma non è ancora sufficiente”

“Amore in ogni goccia donata, vita in ogni goccia ricevuta”, è lo slogan per la Giornata Mondiale della Donazione del Latte Umano 2024, che si celebra il 19 maggio. Con 44 Banche del Latte Umano Donato (BLUD), l’Italia continua a mantenere il suo ruolo di leader in Europa. Le ultime due BLUD sono state aperte in Sicilia, che ora conta 5 banche e rappresenta la quarta regione in Italia per numero di banche dopo la Lombardia con 7, il Veneto e la Toscana con 6.

“Nonostante questa presenza territoriale così diffusa e la generosità di tantissime mamme italiane, che compiono questo grande gesto di solidarietà, il latte umano donato (LUD) non è ancora sufficiente per tutti i neonati ed i lattanti che ne hanno bisogno nel nostro Paese”, segnala la Società Italiana di Neonatologia (Sin). Che aggiunge: “Sono principalmente due le categorie di bambini che possono beneficiare del latte umano donato: i neonati prematuri o con patologie e quelli in emergenza. Per i neonati prematuri, cioè, nati prima della 37ma settimana di gestazione e particolarmente fragili, il LUD è un vero salvavita perché spesso questi bambini non possono essere allattati al seno dalla propria mamma. Ma il latte donato può essere indispensabile anche per i neonati e i lattanti che si trovano in situazioni di emergenza. L’Italia è un Paese che vive in pieno dissesto idrogeologico, che da emergenza si è trasformato in realtà quotidiana. Nell’ultimo decennio si sono verificate diverse emergenze: terremoti, alluvioni, altri disastri, crisi dei rifugiati e dei migranti, senza contare la pandemia di Covid-19. Nelle emergenze la mortalità infantile può essere fino a 70 volte superiore al tasso medio. La Protezione Civile e il sistema di emergenza a livello regionale e locale hanno migliorato significativamente la loro capacità di risposta, ma poco o nulla è cambiato per quanto riguarda la protezione, la promozione e il sostegno dell’alimentazione dei neonati e dei lattanti nelle emergenze. In queste situazioni, la sopravvivenza dei lattanti può dipendere dall’accesso all’allattamento al seno e/o al latte umano”.

“Per questo motivo, la nostra associazione ha deciso di realizzare il progetto Latte umano donato nelle emergenze, che vedrà coinvolte molte delle BLUD operative nel nostro Paese - spiega Guido Moro, presidente dell’AIBLUD Onlus, Associazione italiana Banche del Latte umano donato -. Il progetto si basa sulla realizzazione di una Centrale Operativa ubicata nel nord Italia, dove verrà fatto confluire il 10% del latte donato raccolto dalle banche coinvolte nell’iniziativa. Il latte verrà lavorato nella Centrale Operativa e trattato con un processo di liofilizzazione, che trasformerà il latte liquido in latte in polvere. La liofilizzazione consentirà di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche del latte per un periodo di 24 mesi. Il volume ridotto del liofilizzato permetterà di stoccare notevoli quantità in uno spazio minore. In caso di necessità, il latte liofilizzato verrà, poi, inviato nelle zone delle emergenze, per alimentare neonati e lattanti che non hanno la possibilità di ricevere il latte della propria mamma”.

Una politica basata su promozione e sostegno del latte umano come strategia per le emergenze dovrebbe essere sviluppata in ogni Paese civile, e per questo motivo l’AIBLUD sta lavorando su questo progetto per l’Italia. “Da anni promuoviamo in tutti i nostri punti nascita la donazione del latte umano, informando le potenziali mamme donatrici su questo atto d’amore vitale per i neonati che lo riceveranno. Sono tantissimi i vantaggi dell’utilizzo del Latte Umano di Banca per il neonato prematuro: riduzione dell’incidenza di intolleranza alimentare, di enterocolite necrotizzante, di displasia broncopolmonare, di sepsi e di altre infezioni, di retinopatia del prematuro, precoce raggiungimento dell’alimentazione enterale esclusiva, miglioramento degli outcome neurocognitivi e promozione dello sviluppo cerebrale. L’utilizzo precoce del latte Umano Donato consente, inoltre, una riduzione dei tempi di degenza e favorisce la promozione dell’allattamento materno esclusivo nelle Terapie Intensive Neonatali (TIN) - commenta Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (Sin) -. È nelle nostre maternità che dobbiamo intercettare le possibili donatrici e far conoscere loro il sistema italiano delle BLUD, che tanti progressi ha fatto negli ultimi anni. È necessaria una maggiore conoscenza e divulgazione sulle caratteristiche che una mamma donatrice deve possedere e sulle modalità di donazione e conservazione del latte, in modo da far aumentare la raccolta ed il numero dei bambini che potranno beneficiare di questo preziosissimo alimento salvavita”.

Continuano i progetti a livello mondiale ed europeo per una migliore organizzazione delle Blud

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta lavorando, dal 2022, alla preparazione di Linee Guida sulle Banche del Latte Umano Donato, che possano diventare un riferimento globale a garanzia della qualità e della sicurezza di queste strutture. Tra le principali tematiche che saranno regolamentate: la selezione e lo screening delle potenziali donatrici, il trasporto, la conservazione e la manipolazione del latte, le procedure di lavorazione, la pastorizzazione e la distribuzione equa. L’uso del latte umano delle donatrici deve essere gestito sempre nel contesto della protezione, della promozione e del miglioramento dell’uso del latte materno, ove possibile.

A livello Europeo, l’European Directorate for the Quality of Medicines & Healthcare (EDQM) sta preparando la 6 ª Edizione della “Guide to the quality and safety of tissues and cells for human application”, che rappresenta una revisione della 5^ edizione pubblicata nel 2022 ed approvata dal Parlamento Europeo nel 2023. Scopo della guida è presentare la revisione degli standard di sicurezza e qualità relativi alla donazione delle sostanze di origine umana (Substances of Human Origin, SoHO), tra cui il latte materno.
Un’altra iniziativa a livello Europeo è il Progetto IMAGINE, che ha lo scopo di preparare delle Linee Guida europee per la regolamentazione della donazione del latte umano e dell’organizzazione delle BLUD in Europa e sarà portato avanti da un Consorzio composto da istituzioni rappresentative di 5 paesi Europei: 1) European Milk Bank Association (EMBA), con sede in Italia; 2) Human Milk Bank Foundation, Polonia; 3) Frauenmilchbank-Initiative e.V., Germania; 4) Asociación Espanola de Bancos de Leche Humana, Spagna; 5) Irish Neonatal Health Alliance, Irlanda.

“Il mondo delle BLUD ha raggiunto 115 anni dal momento della sua nascita a Vienna nel 1909 - conclude il presidente Moro -. Grazie a tutte queste iniziative di elevato livello scientifico, culturale e sociale, condotte sia a livello europeo, che a livello globale, siamo sicuri che la catena di sostegno e solidarietà della donazione del latte umano continuerà ad estendersi in tutto il mondo, contribuendo, goccia dopo goccia, alla salute dei nostri neonati”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)