Agricoltura, «la vera protesta è non far arrivare i prodotti sugli scaffali dei supermercati». Lo sfogo di un giovane agricoltore della Bassa
Il diritto di continuare a fare i contadini. È questo il concetto di fondo che sta muovendo migliaia di agricoltori con i loro trattori che agitano le stanze politiche dell’Ue. I tedeschi per prima, poi i francesi e a ruota gli italiani, i contadini sono tornati per strada. Abbiamo intervistato un giovane agricoltore della Bassa Padovana, dove da oltre un decennio c’è la sua attività orticola. Come tanti, vive sulla sua pelle i motivi per cui si protesta in Europa. Le domande sono quelle verso uno, ma che sono rese valide per l’intera categoria di lavoratori della terra.
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Il diritto di continuare a fare i contadini. È questo il concetto di fondo che sta muovendo migliaia di agricoltori con i loro trattori che agitano le stanze politiche dell’Ue. I tedeschi per prima, poi i francesi e a ruota gli italiani, i contadini sono tornati per strada. I primi storici rigurgiti nazionali si registrarono già negli anni Novanta, quando si videro i Cobas (Confederazione Comitati di base) con il loro memorabile presidio che fece storia, a Vancimuglio nel 1997. Seguirono poi negli anni 2011 e 2012 i Forconi...