Una voce rischiara la notte a Villa Immacolata, 27-29 dicembre: tempo di sosta, fraternità e preghiera per giovani
Fa il suo ritorno, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, “Una voce rischiara la notte”, la proposta per i giovani nel tempo di Natale organizzata da Pastorale delle vocazioni, Pastorale giovanile, Azione cattolica e Villa Immacolata.
Alla tre-giorni – che si tiene a Torreglia con inizio alle 18 del 27 dicembre e chiusura alle 19 del 29 dicembre– sarà presente il vescovo Claudio. «L’esperienza – spiega don Silvano Trincanato, direttore dell’ufficio di Pastorale delle vocazioni – in qualità di parte del percorso del Gruppo vocazionale diocesano, essendo comunque aperta a tutti, invita i giovani ad approfondire alcune tematiche tipiche del discernimento spirituale come l’introduzione alla Liturgia delle ore e alla preghiera di adorazione, ma offre poi anche degli approfondimenti sull’accompagnamento spirituale e sulla confessione».
A Villa Immacolata faranno da filo conduttore le letture del tempo natalizio, foriere, nella Parola, di quella “voce” che “rischiara la notte”. «La voce – aggiunge don Trincanato – è quella del Signore che parla. Quel “rischiara” significa che la Parola va ascoltata, meditata, approfondita anche attraverso attività e condivisioni di gruppo. La Parola rischiara i passi e gli orizzonti della vita, mentre la notte, anche in ottica di ricerca vocazionale sta a significare non il buio, l’incertezza, la tristezza, ma l’ambiente favorevole per un ascolto intimo e personale del Signore, che per ciascuno ha una proposta e una chiamata». Un tempo insomma di sosta, di fraternità, di preghiera e di approfondimento che per alcuni si è rivelata fortunata parentesi, per altra l’occasione di conoscere e poi abbracciare l’esperienza del Gruppo vocazionale diocesano.
Per informazioni e iscrizioni: www.villaimmacolata.net
Gruppo vocazionale e progetto Simbolo
Alla veglia diocesana dei giovani, il 29 novembre, il vescovo Claudio ha illustrato Simbolo, cammino personale che porta i giovani a una professione di fede davanti alla comunità. «Il percorso di Simbolo – osserva don Silvano Trincanato – ha molte somiglianze con l’itinerario del gruppo vocazionale e per certi aspetti le due esperienze si possono intrecciare». Ed è un intreccio che può produrre frutti rigogliosi: se il progetto Simbolo permette al giovane di prendere consapevolezza della propria fede e a rinnovare la propria alleanza con il Signore, il gruppo vocazionale può aiutare all’ascolto di quella Parola che il Signore gli rivolge.
«Il gruppo vocazionale offre un itinerario di discernimento, e proprio perché è tale permette di entrare di più nella dinamica di fede e di rinnovare la propria adesione al Signore, grazie ai momenti di approfondimento, ascolto della Parola, preghiera e servizio alla comunità, per dire un sì sempre più radicale».