Speciale catechesi. Nutrimento per la propria vita, la famiglia, la comunità

In gennaio, riprendendo Speciale catechesi, ci siamo dati un impegno: vogliamo che sia non solo un foglio di collegamento per gli addetti ai lavori, ma anche un luogo in cui tutti i lettori della Difesa del popolo possano entrare un po’ di più nel mondo dell’annuncio e della catechesi. Detto questo, potreste domandarvi: ma perché allora stiamo “commentando” il documento Ripartiamo insieme, che ha come titolo: linee guida per la catechesi in Italia in tempo di Covid? A chi non è catechista, cosa può interessare?

La nostra speranza è che tutti i lettori della Difesa, scorrendo queste due pagine, trovino nutrimento per la propria vita e per quella della famiglia o comunità in cui vivono. Anzi, non è una speranza: siamo sicuri che sarà così. Penso per esempio al mese scorso, quando don Giovanni Casarotto ci ricordava che è importante vivere secondo ritmi e risorse reali, perché «la realtà coniuga desideri, volti, storie, fatiche e speranze...». Non è forse vero per ogni attività pastorale? Anzi, per ogni momento di vita insieme? Lo trovo molto utile, come suggerimento, anche per la mia vita personale. Allo stesso modo suor Giancarla Barbon, che ci invita a rimettere al centro delle nostre relazioni la cura e l’ascolto. Com’è vitale che si moltiplichino tra noi gli «artigiani dell’ascolto», capaci di mettere realmente da parte se stessi per far spazio agli altri.

Questo mese abbiamo dato la parola ai tre settori di cui l’Ufficio per l’annuncio e la catechesi è composto: apostolato biblico, disabilità, catecumenato. Vi raccontiamo le loro storie perché siano per tutti fonte di ispirazione, di energia e vita. Come il settore per la disabilità, che ci invita a non costruire percorsi speciali (con il rischio di isolare), ma a lavorare con una mentalità inclusiva. È una sfida per tutti. È uno stile di comunità.