Santa Maria Annunziata. Tempo della fraternità. Anche la comunità diventa “grande”

«Un germoglio da poco spuntato dal terreno della comunità! Un virgulto che germoglierà dalle sue radici!» (Is 11,1). Prendo spunto dalle parole del profeta Isaia, perché sono cariche di speranza.

Santa Maria Annunziata. Tempo della fraternità. Anche la comunità diventa “grande”

E l’esperienza del Tempo della Fraternità dei nostri ragazzi mi fa dire, come prete, che questo lavoro di crescita e accompagnamento assieme a genitori/educatori e animatori va coltivato perché porti frutto.

Di che cosa ha bisogno questo “tempo di grazia”? Ha bisogno che la comunità cristiana metta radici profonde nella vita dei ragazzi. Quali?

Presenza costante di noi adulti e dei giovani animatori della comunità che vogliano e sappiano mettersi in gioco per amore di Gesù e dei ragazzi stessi. E di questo li ringrazio.

Partecipazione dei genitori e delle famiglie: i ragazzi sentono come elemento vitale il loro sostegno e incoraggiamento nel loro cammino di formazione e di crescita.

Pazienza, radice della speranza e dell’arte dell’educare da parte di noi adulti. Credere davvero che seminare nel cuore dei ragazzi e saper attendere con amore, come Dio fa con noi, è la chiave per vivere lo spirito del Vangelo.

Parola che diventa anche preghiera. Parlare ai ragazzi di Gesù che si interessa della loro vita e imparare a dialogare con Lui, affidare le loro effervescenti vite al suo amore.

Mi piace la franchezza e la spontaneità dei ragazzi, anche quando le loro emozioni sono come scrosci di pioggia o nuvole che sembrano nascondere il sole. È questione di cuore, ma anche di relazioni che crescono con un sorriso, di parole franche che sanno di incoraggiamento e di sincerità. Mi colpiscono le loro domande: l’amicizia che è come il pane, la volontà di togliersi le maschere dal viso, non avere paura di manifestare le proprie insicurezze, i momenti dove affiorano e si confidano le passioni e le paure, i sogni personali e il rapporto con Gesù, i loro dubbi su Dio e i desideri di conoscerlo meglio ma anche la loro grande voglia di fare festa.

Questa esperienza non nasconde le difficoltà, le incertezze e talvolta anche il rifiuto dettato dalla fatica e dalla paura di “cambiare”, ma è la logica del Vangelo che va seminato. La vera Parola della vita e per la vita dei nostri ragazzi è sempre Lui: la persona di Gesù che propone di camminare sulle sue tracce come fa un ragazzo che ama mettere i propri piedi dentro le orme di scarpe adulte, più grandi delle sue , già tracciate sulla neve... che indicano la strada giusta senza bagnarsi troppo.

don Alessandro Martello
parroco

La parola a catechisti e animatori

L’entusiamo è tanto, per tutti

Angela Barbiero, Emanuela Rigoni, Margherita Sattin, Tania Vermigli (catechiste) Alberto Fogarollo, Letizia Grosselle, Federico Monico, Elia Nalesso (animatori)

Per il secondo anno i ragazzi stanno vivendo assieme a noi il Tempo della fraternità. La nostra esperienza nasce dalla richiesta del parroco e di alcuni genitori che hanno espresso fiducia in noi. Inizialmente avevamo un po’ di timore, nessuno aveva ben capito dove saremmo andati: con i nostri dubbi e insicurezze abbiamo accettato questa esperienza nuova e carica di entusiasmo che ancora stiamo vivendo.

Il cammino di quest’anno vede anche il coinvolgimento di animatori più giovani: gli incontri così hanno uno stile più brioso, con momenti di festa e preghiera come la Cena dei popoli, il A.ChRistmas!, la veglia di preghiera di Natale, il campo estivo. È un impegno che richiede pazienza, incontro, dialogo e che ci dà la possibilità di conoscerci e mettere in gioco la nostra fede. Abbiamo incontrato i genitori per raccogliere aspettative e resistenze. Si è scelto di incontrare i ragazzi ogni 15 giorni, alternando un incontro serale a una domenica.

Non sono mancati momenti di sconforto: alcuni ragazzi o genitori non si sono mai fatti vedere agli incontri previsti, altre volte agli incontri eravamo meno delle dita di una mano. Tuttavia, l’esperienza che stiamo vivendo ci sembra positiva, i ragazzi si mettono in gioco, creano relazioni profonde ed è diventato per loro un modo più consapevole e attivo di vivere la vita cristiana.

Abbiamo pensato per loro un cammino a misura del gruppo con temi ed esperienze concrete che vivono nella quotidianità e nel periodo delicato dell’adolescenza (bullismo, cyber bullismo, difficoltà scolastiche). Lo slogan scelto è “Camminare nel divertimento con Gesù”: vivendo assieme incontri con il piacere di raccontarsi e crescere, approfondendo la figura di Gesù e della comunità Cristiana tra tanto divertimento.

Quest’anno ripeteremo le “20 ore di fraternità”: dalle 16 di sabato alle 12 di domenica, lontani da casa, convivendo giochi e preghiera.

La parola ai ragazzi

Un cammino che lascia il segno

Per Alberto l’esperienza del Tempo della Fraternità, che per lui è al primo anno, è una cosa nuova e diversa: «Mi permette di conoscere e condividere argomenti interessanti sulle emozioni comuni e i fatti della vita quotidiana. È anche una bella occasione per passare del tempo con i miei amici di sempre, ma anche di stringere nuove amicizie».

Per Alice, anche lei al suo primo anno, il cammino di fraternità è stato una cosa unica: «Ho imparato ad aprirmi e che dire sempre la propria parola fa la differenza. Ho fatto nuove conoscenze e il mio cammino verso Dio è appena iniziato. Una cosa è certa: quando inizi qualcosa non la puoi lasciare a metà, quindi continuerò a credere in me stessa e a fare questo bellissimo percorso di crescita».

Elia e Asia hanno concluso il cammino e ora stanno frequentando il gruppo giovanissimi e quest’anno sono alla loro prima esperienza come aiuto animatori al grest a luglio. «Per me è stata un’occasione diversa dal solito catechismo per potersi incontrare e discutere su argomenti diversi. Mi è piaciuta molto anche l’attività delle “20 ore di fraternità”» dice Elia. Per Asia è stato un cammino bello e interessante: «Penso che abbiamo imparato molte cose da questa esperienza».

Agenda

Senza l’Eucaristia non possiamo vivere. Corso per approfondire il valore dell’Eucaristia, il sacramento che compie il cammino di iniziazione cristiana. Si tiene ad Arre 10-13 e 17 febbraio e a Rubano il 5-9-12- 16-17 marzo; dalle 20.30 alle 22.30.

Sei parole fondamentali dell’Ic raccontate con il cinema Giornata di formazione sulla comunicazione: si terrà nel patronato del Duomo di Cittadella sabato 22 febbraio dalle 9.30 alle 16.30; pranzo a sacco.

Gli Atti degli apostoli Corso di approfondimento della Parola di Dio. Si terrà a Este, nel patronato Redentore nelle seguenti date: 28 febbraio, 6, 13, 20, 27 marzo; alle 20.30 alle 22.30.

Info: annuncioecatechesi.diocesipadova.it

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