Quaresima di fraternità. Venezuela. Il progetto “Medicine senza frontiere”

Una “farmacia popolare” per brasiliani e venezuelani, che non possono permettersi farmaci e presidi sanitari

Quaresima di fraternità. Venezuela. Il progetto “Medicine senza frontiere”

Tra i progetti di solidarietà proposti per la Quaresima di fraternità trova spazio anche il Venezuela: il progetto, “Medicine senza frontiere”, è seguito in modo particolare dal nostro missionario fidei donum don Lucio Nicoletto, vicario generale della Diocesi di Roraima, nel nord del Brasile, stato amazzonico che accoglie tra cinquecento e mille nuovi rifugiati venezuelani ogni giorno. «Arrivano solo con i loro vestiti addosso – rivela don Nicoletto – e cercano un appoggio materiale, finanziario e anche medico». Sono forti dunque i disagi e le problematiche che si sono venute a creare, specie dal punto di vista medico, per le persone vulnerabili sia venezuelane sia brasiliane, lasciate spesso sole dai loro Stati.

Il progetto della “farmacia popolare”, sostenuto dalla Caritas diocesana e dal Servizio diocesano di pastorale dei migranti di Roraima, prevede uno spazio dove le persone più povere possano ottenere a un prezzo bassissimo, o anche gratuitamente, i farmaci più adatti per le loro patologie. Il sostegno dalla Quaresima di fraternità del Centro missionario e della Diocesi di Padova prevede l’istituzione di un fondo di emergenza per l’acquisto di farmaci salva-vita, l’acquisto di presidi sanitari per persone con disabilità, nonché i farmaci essenziali per i migranti venezuelani, da far arrivare anche al vicariato apostolico di Caronì, direttamente nel territorio dello stato venezuelano, all’interno del quale le medicine proprio non si trovano.

«Poniamo questo progetto alla vostra attenzione in Quaresima – auspica don Lucio Nicoletto – perché sia una vera conversione, proprio a partire dalla solidarietà da vivere con i fratelli e le sorelle che vivono il dramma delle migrazioni». Info: quaresimadifraternita.it

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