Le radici del dono. L’opportunità di partecipare secondo i giovani padovani di The Economy of Francesco
Spesso si associa il fundraising alla mera attività donativa, con il rischio di perdere il suo valore più profondo, ovvero quello di offrire alle persone l’occasione di partecipare a un qualcosa di grande e sentirsi parte attiva di un progetto.
O almeno così dovrebbe essere. Ne siamo davvero sicuri? Siamo convinti di volerci mettere la faccia, di giocarci fino in fondo per la causa in cui crediamo?
Fare fundraising è un’occasione anche per noi per andare alle radici di quello che facciamo. Cosa ci anima? Perché pensiamo che sia qualcosa di grande? Perché crediamo con gioia e convinzione che valga la pena di sostenere quanto proponiamo? Il fundraising ci dà l’opportunità di andare alle radici della nostra fede e di riscoprire il vero senso del dono. Donare significa per l’appunto “dare gratuitamente”, senza pretendere nulla in cambio, prevede quindi un gesto di amore e gratuità. È proprio grazie alle donazioni che possiamo essere parte attiva nel processo di fundraising.
Fundraising vuol dire invitare le persone a capire, a diventare parte di un qualcosa. È un processo lungo e faticoso, richiede energie e il coraggio di aprirci agli altri; ci fa correre il rischio di poter essere criticati, di ricevere delle obiezioni sulla qualità di quello che facciamo.
Fundraising ci spinge a rendicontare quanto facciamo, attraverso report o bilanci sociali o di sostenibilità. Significa essere trasparenti, non soltanto dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale e sociale. Rendicontare come vengono usate le donazioni e quali risultati sono stati raggiunti, ci costringe a essere credibili fino in fondo rispetto alle scelte che facciamo.
Questo processo ci obbliga a essere trasparenti anche dal punto di vista comunitario e spirituale. Ci spinge, infatti, a riflettere sui risultati diretti e le conseguenze che generano i progetti che sosteniamo, mettendo le basi per un cammino di crescita comunitaria e pastorale. È fondamentale per la comunità capire l’importanza di trasformare il valore generato e distribuito tramite le donazioni in valore condiviso.
In questo modo diventa più facile chiedere, non solo con la forza e la convinzione date dal credere in un qualcosa di grande, ma anche in base a una credibilità concreta e soprattutto raccontata alla comunità. Fare fundraising è una sfida per tutti, ma ci dà l’occasione di iniziare un cammino meraviglioso e di creare valore condiviso attraverso la cultura del dono.
Alberto Bortolami, Sara Maragno, Maria Lucrezia Pellegatti
e i giovani padovani di The economy of Francesco