Il vescovo Claudio consacrati: «Siete testimonianza per noi»
«Sembrerà poca cosa, ma innanzitutto grazie per la presenza»: ha cominciato così l’omelia, il vescovo Claudio, nella Giornata mondiale della vita consacrata, che ha visto radunarsi in Cattedrale mercoledì 2 febbraio numerosi consacrati e consacrate della Diocesi, ma anche tanti fedeli, per la Festa della presentazione del Signore.
«La festa di oggi ci presenta l’incontro tra Gesù e Simeone e poi tra Gesù e Anna. L’incontro di Maria, Giuseppe e il bambino Gesù genera gioia e consolazione in loro. Nella gioia di Simeone vediamo espressa la certezza che la storia, l’uomo, la terra non sono abbandonati ma sono uniti e sposati con la Grazia, con il Cielo, con Dio. La Chiesa, comunità dei credenti, è rappresentata dalle braccia di Simeone che accolgono Gesù e lo stringono a sé con affetto e stupore: stupore e commozione caratterizzano l’incontro che diventa profondo, sincero, che diventa gesto che anticipa tante delle nostre storie spirituali. L’incontro con Gesù continua ad avvenire nella storia, nel tempo che passa: tanti uomini e donne lo hanno incontrato e hanno visto in lui il senso della loro vita, la fonte della gioia, il fine della ricerca». Tra i vari templi, alle cui porte è possibile prendere tra le braccia Gesù, «c’è anche la Chiesa che è in Padova, con una storia precisa, con tradizioni e sensibilità proprie, con una sua esperienza di santità è il Cristo vivente, il Cristo incarnato! La Chiesa che vive in Padova sta suonando da qualche tempo le campane. Suonano per convocare alla celebrazione del sinodo diocesano tutti i suoi figli e le sue figlie. Gli uomini e le donne di vita consacrata sono una testimonianza importante per la Chiesa che vive a Padova, non per i numeri ancora grandi, non per i servizi ancora numerosi o per le opere ancora attive ma per la storia che ci lega e per il cammino vissuto insieme. Suoniamo le campane per chiedere aiuto, lo fa il vescovo a nome di tutto il corpo, per avere indicazioni e suggerimenti, per essere sostenuti dalla vostra preghiera.
Vorrei chiedere anche a voi, specialmente a voi, che cosa possiamo fare perché la vostra presenza sia non soltanto funzionale al fare, alle attività, al lavoro, ma in ordine all’essere spirituale della Chiesa. La Chiesa locale è tempio dove accogliere tra le braccia il bambino Gesù, presentato da Maria e da Giuseppe, dalla Grazia e dalla storia».
Nuovo delegato
A conclusione della celebrazione eucaristica nella Giornata mondiale della vita consacrata, il vescovo Claudio ha ringraziato mons. Alberto Albertin, che conclude il suo incarico come delegato vescovile per gli istituti di vita consacrata, iniziato nel 2016. Gli succede don Antonio Oriente, al momento direttore spirituale del Seminario minore e della comunità del diaconato permanente, collaboratore dell’Ufficio diocesano per le cause dei santi e membro dell’equipe del Sinai.