Il vescovo Claudio Cipolla ordina due nuovi preti per la Chiesa di Padova
Domenica 5 luglio, Padova, Basilica Cattedrale.
Diretta streaming su Youtube della Diocesi con momento di preparazione dalle ore 17.40
Diretta televisiva della celebrazione sul Telenordest (canale 19 del digitale terrestre, dalle ore 18
All’insegna del distanziamento e delle disposizioni di prevenzione del contagio, con numeri contingentati e mascherine in volto: si svolgerà così, domenica 5 luglio, l’ordinazione presbiterale presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla, di due nuovi preti per la Chiesa di Padova.
A causa del Covid-19 l’ordinazione è stata spostata di un mese e sarà, necessariamente, a numero chiuso e su invito personale (vi parteciperanno solo i familiari, un gruppo di presbiteri e una rappresentanza delle comunità di origine e di servizio), ma trasmessa in streaming attraverso il canale Youtube della Diocesi di Padova (dalle ore 17.40 sul web con un momento di preghiera, preparazione e presentazione dei due ordinandi) e dall’emittente Telenordest, sul canale 19 del digitale terrestre, a partire dalle ore 18, con l’inizio della celebrazione in Cattedrale.
A essere consacrati sacerdoti, dalle mani del vescovo Cipolla, sono Eros Bonetto, e Luca Gottardo.
Erso Bonetto, 37 anni, originario di Bronzola, negli anni del seminario ha svolto il suo servizio nella parrocchia di Ponte di Brenta, nella Pastorale vocazionale, all’ospedale di Schiavonia e nella parrocchia di Zanè. L’ultimo anno, quello del diaconato, l’ha svolto come educatore in seminario Minore.
Luca Gottardo, 31 anni, originario di Arlesega, già giocatore di pallavolo in serie A, in questi anni di formazione in seminario ha fatto servizio nelle parrocchie di Borgoricco San Leonardo e Sarmeola e in quest’ultimo anno, quello del diaconato, a San Lorenzo di Abano Terme.
«Saranno ricordati come i preti del Covid-19 – commenta il rettore del Seminario Maggiore, don Giampaolo Dianin, sul settimanale diocesano La Difesa del popolo in uscita questa settimana – quelli ordinati in luglio come succedeva in passato, quelli che non hanno avuto la Cattedrale colma di gente. Faccio fatica a essere triste per tutto questo, anzi sono sobriamente contento che diminuiscano gli aspetto esteriori per far emergere la sostanza e la verità dell’ordinazione presbiterale. In queste settimane ho pensato ai preti ordinati clandestinamente nei Paesi dove la fede era perseguitata, a quelli ordinati nel nascondimento perché nessuna manifestazione pubblica è possibile. Dopo quattro mesi nei quali a tutti i cristiani sono state chieste tante rinunce nella manistestazione pubblica del loro credere, ci sta che anche l’ordinazione presbiterale respiri in sintonia con questo tempo difficile ma anche di grazia […] Sono i preti ordinati nel tempo della prova, e portano con loro la consapevolezza di essere pastori in modo particolare per coloro che sono alla ricerca di Dio, che sono provati e curvati dalla vita, dei giovani confusi o troppo esuberanti, degli anziani e di coloro che sono soli. Fin da primo giorno del loro ministero imparano a stare con i piedi per terra, a confidare di più nella preghiera di intercessione che negli applausi e riconoscimenti pubblici».
Fonte: Ufficio stampa Diocesi di Padova