Giovani. Amare, arte che rende dei capolavori. Weekend a Villa Immacolata per esplorare il mondo dell’affettività e della sessualità
I l titolo – “L’amore è arte, e voi i capolavori” – è una citazione di una poesia, attribuita ad Alda Merini, che canta l’amore distinguendolo dal sesso: «L’amore che raggiunge l’anima; l’amore che tocca la profondità dell’esistenza di chi ama ed è amato; l’amore che si esprime con delicatezza, umiltà, senso di stupore e gratitudine – sottolinea don Mattia Francescon, che guida, insieme ad alcuni collaboratori della Pastorale dei giovani, il weekend in programma dal 24 al 26 giugno a Villa Immacolata – Amare allora diventa un’arte che rende le persone capolavori.
Come cristiani siamo convinti che maestro di quest’arte è Gesù. Per questo la fede della Chiesa e la sua sapienza maturata accompagnando l’esperienza umana dell’amore, possono essere ancora oggi luce per il vissuto affettivo di tutti, compresi anche i giovani».
Il weekend, che torna anche dal 16 al 18 settembre, si propone di «dare strumenti di riflessione per leggere il proprio vissuto affettivo; far conoscere la proposta della Chiesa e la sua visione della persona; lavorare tra giovani sui temi dell’affettività; trovare nel Vangelo criteri di valutazione e mete di crescita sulla sessualità».
Il percorso vuole esplorare temi come la sessualità, il mondo emotivo, la corporeità, l’identità sessuale, la condizione omosessuale, la vita di coppia, la pornografia, i social.
I giovani, oggi, sono trasportati da grandi sentimenti e da grandi ideali, «come è giusto che sia. A volte però hanno bisogno di strumenti per guardare alla sessualità e al mondo delle relazioni con profondità, delicatezza, coraggio, libertà vera, scoprendo mete esigenti e belle, andando oltre all’invito (assai povero) di essere spontanei e di fare quello che ci si sente dentro. Amare e lasciarsi amare è ciò che dà senso alla nostra vita: in Gesù riconosciamo il nostro maestro».
Informazioni e iscrizioni: villaimmacolata.net