Don Raffaele Gobbi sarà il nuovo rettore del Seminario di Padova. La decisione del vescovo Claudio Cipolla comunicata alla Diocesi
Sarà don Raffaele Gobbi il nuovo rettore del Seminario di Padova. Dopo essere stato comunicato agli educatori e ai seminaristi lunedì scorso, il nome del successore di mons. Giampaolo Dianin – dal 30 gennaio a tutti gli effetti vescovo di Chioggia – viene ora condiviso con tutta la Diocesi.
Ma il passaggio di don Gobbi dal Centro missionario al Seminario rappresenta in realtà una nuova pagina di storia. Con la nomina, il vescovo Claudio infatti introduce un nuovo progetto di pastorale vocazionale e giovanile per la Chiesa di Padova. «Il Seminario diocesano non vive isolato dal contesto di una comunità credente e la vera sfida oggi è quella di creare e coltivare queste comunità credenti su tutto il territorio diocesano all’interno delle quali possono fiorire vocazioni di speciale consacrazione», spiega mons Cipolla.
Si prospetta quindi una strettissima collaborazione tra la pastorale giovanile, la pastorale vocazionale e il Seminario, con un’attenzione particolare alla famiglia che riveste un ruolo importantissimo nell’educazione alla fede. Prende vita un’equipe di presbiteri (e operatori pastorali) dedicati alla formazione verso una fede adulta e all’accompagnamento dei giovani e delle giovani a comprendere qual è l’amore a cui sono chiamati per la vita.
«La pastorale giovanile ha proposto il progetto Simbolo che prepara i giovani a fare la loro professione di fede in Dio davanti alla comunità – continua il vescovo Claudio – A prima vista sembrerebbe un fatto anomalo, ma se la Chiesa non prende sul serio il compito di educare alla fede, quale altra missione dovrebbe perseguire? Accompagnare un giovane o una giovane a fare del Signore il suo riferimento è fondamentale, si tratta di un aspetto educativo su cui in questi anni sono state fatte molte proposte di grande qualità: ora in quest’ambito ci dobbiamo impegnare tutti. Sulla base di questo impegno, alcuni di questi giovani credenti si interrogheranno anche sulla possibilità di donare la propria vita per Dio e per la Chiesa».
La decisione di mons. Cipolla arriva in un momento cruciale. Nei mesi scorsi infatti è stata resa nota la scelta di chiudere il Seminario minore e di alienare il complesso di Rubano, i cui locali non sono più adeguati alle necessità di questo tempo. Per gli adolescenti si apriranno nuovi percorsi di ricerca, con la possibilità di vivere esperienze di fraternità, di diversa durata, durante le quali verificare la propria chiamata vocazionale. La comunità vocazionale di Casa Sant’Andrea, composta da giovani che vivono un anno di ricerca prima di entrare al Maggiore, dal prossimo anno pastorale verrà quindi trasferita nella canonica della Sacra Famiglia in Padova, non più isolata ma collocata in piena città e vicina al Seminario. Qui vivranno don Mattia Francescon – oggi segretario del vescovo ma da settembre sarà nominato direttore dell’ufficio di pastorale vocazionale e di Casa Sant’Andrea – e don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio di pastorale dei giovani. Con don Raffaele Gobbi daranno vita a una collaborazione costante, con programmazione e verifica condivise. In questo contesto, il rettore del Seminario non è un uomo isolato che si occupa di un luogo specifico, ma si mette a servizio con altri di una dinamica ampia, da rilanciare continuamente, di cui il Seminario stesso raccoglierà i frutti.