Diaconi permanenti. Vocazione incarnata tra la gente Dentro e fuori la parrocchia
Diaconi permanenti. Questa domenica si apre l’anno formativo sul tema “Per una Chiesa sinodale”. A gennaio ci sarà una nuova ordinazione
«In questo tempo di ferite, in una Chiesa che è ospedale da campo, il diacono permanente può essere segno di tenerezza e di consolazione nei funerali, nelle carceri, negli ospedali, nei contesti di solitudine relazionale». Don Raffaele Gobbi, delegato vescovile per il diaconato permanente, presenta così i percorsi di formazione per gli aspiranti e i candidati diaconi permanenti e quelli di formazione continua per i diaconi permanenti già ordinati. Il titolo che accomuna tutte le proposte è “Per una Chiesa sinodale”. «Offriremo momenti di approfondimento sulla Sacra Scrittura, sulla Liturgia delle ore, sulla lectio divina, sul ministero del lettore».
Si comincia con tutta la comunità diaconale domenica 12 settembre, dalle 9 alle 18, a Villa Immacolata: è presente suor Maria Cappelletto, per una rilettura della parabola del Buon Samaritano alla luce della Fratelli tutti di papa Francesco. Nel corso dell’anno, tra occasioni di riflessioni in diversi luoghi della Diocesi, non mancheranno appuntamenti per prendere consapevolezza del percorso del Sinodo verso il quale la Chiesa di Padova cammina: «I diaconi – riflette don Raffaele Gobbi (al cui fianco, come direttore spirituale, c’è don Antonio Oriente) – ci aiutano ad andare oltre una mentalità che accentra tutti i ruoli nella figura del prete. Nel sacramento dell’ordine ci sono anche i diaconi, tutte le vocazioni sono ugualmente valorizzate nella loro molteplicità». Ai diaconi, per don Raffaele Gobbi, spetta anche il compito della profezia: «Fanno parte del clero ma vivono nella laicità: molti sono sposati, alcuni lavorano, altri sono in pensione. Il diacono permanente incarna la sua vocazione tra la gente. Il suo ministero lo porta non solo in parrocchia, ma anche fuori, negli ospedali, nelle carceri, nelle case di riposo. Nella nostra Diocesi inoltre un diacono dirige la Caritas, un altro è impegnato a Villa Immacolata».
Sono passati 33 anni dall’ordinazione dei primi diaconi permanenti a Padova, ma resta un ministero giovane: «Abbiamo 55 diaconi permanenti: questa figura viene davvero compresa quando la si incontra – conclude il delegato vescovile – Ci serve dunque tempo per arrivare alla maggioranza dei fedeli».
Domenica 9 gennaio 2022, alle ore 10 nella chiesa parrocchiale di Brugine, sarà ordinato un nuovo diacono permanente, Fabio Buoso. Per informazioni: www.diaconipadova.it