Dal Vaticano II a oggi, preti a confronto il 25 marzo a Gallio
La diocesi di Padova dedica particolare attenzione alla formazione permanente dei preti. In questo ambito, l'Istituto San Luca ha organizzato per il prossimo 25 marzo, a Gallio, un incontro rivolto ai preti "di mezza età", per invitarli a riflettere sul loro ministero in un tempo di non facile interpretazione.
I preti dai 50 ai 65 anni della diocesi di Padova si incontreranno il 25 marzo a Gallio per una giornata di formazione e riflessione sulla loro esperienza di ministero e sul nostro tempo. L’appuntamento è curato dall’Istituto San Luca per la formazione permanente dei preti. «L’incontro è rivolto ai preti “di mezza età” – spiega don Pierluigi Barzon, segretario dell’Istituto – ed è un’occasione di formazione permanente indirizzata a chi ha superato la fascia di introduzione al ministero ed è nel pieno della sua attività di servizio».
Per avviare la riflessione non è stato invitato un relatore a parlare di un argomento in particolare, ma è stata suggerita la lettura del testo di Giuliano Zanchi Rimessi in viaggio. Immagini da una Chiesa che verrà. «È stato chiesto a qualcuno dei presenti di leggerlo – aggiunge don Barzon – e di “reagire” a questa lettura. Si è pensato di creare l’occasione per valutare l’esperienza di ministero di questi anni, a partire dal Concilio Vaticano II. Il testo è uno sguardo a 360 gradi su quello che è stato vissuto nell’esperienza ecclesiale italiana».
Il programma dell’incontro prevede la lettura di alcuni brani del libro, seguiti dalle testimonianze personali dei presenti. «Si farà memoria di quello che si è vissuto negli anni più recenti e si tenterà anche di dare un giudizio di questa esperienza, per capire come ci si dovrebbe muovere in futuro». Il libro di Zanchi rappresenta una base ideale da cui partire: «Il testo tiene insieme lo sguardo sull’esperienza ecclesiale dopo il Concilio Vaticano II e il richiamo di papa Francesco, che sembra venire proprio dal Concilio, da come il papa stesso lo ha recepito, anche nella sua esperienza di vescovo in America Latina. Un’esperienza di apertura e di riconciliazione. Temi che sono poi scomparsi e riemersi in maniera carsica. È come se attraverso il richiamo di papa Francesco il Concilio Vaticano II rinasca, per una nuova partenza».