Consigli pastorali. Un incontro in quattro zone della diocesi, il 14 e 28 settembre. Preti e laici si formano Il servizio è insieme
Quattro incontri per formarsi e raccontarsi nel proprio ruolo e per avanzare insieme in un momento di trasformazione della diocesi di Padova.
«In un’epoca di trasformazioni, anche per la Chiesa di Padova, è essenziale camminare insieme, mantenere aperto il confronto, condividere la propria esperienza di servizio in parrocchia». È Francesco Ballan, vicepresidente del consiglio pastorale diocesano, a spiegare il significato più vero dell’incontro di formazione e narrazione proposto a parroci e vicepresidenti dei consigli pastorali parrocchiali in quattro zone della diocesi nei sabati 14 e 28 settembre.
«Abbiamo raccolto l’esigenza espressa da alcuni laici impegnati – continua Ballan – Comprendiamo che di fronte ai cambiamenti qualcuno potrebbe sentirsi disorientato, solo. Perciò parlarsi, esprimere le gioie e le fatiche del ruolo che si è assunto è fondamentale per rendere fruttuoso il proprio impegno. L’esperienza era già avvenuta alcuni anni fa, con incontri serali tenuti a livello zonale: oggi diamo più corpo alla proposta, dedicandole un’intera giornata e coinvolgendo anche i parroci».
Nasce così un incontro che vedrà la mattinata condivisa da preti e laici sulla natura e gli obiettivi del consiglio pastorale, il significato del consigliare e il metodo di lavoro dell’organismo di comunione, cioè il discernimento comunitario attraverso cui si formulano decisioni e progetti, un esercizio costante che non si è mai acquisito una volta per tutte.
Nel pomeriggio, spazio invece alla narrazione e alla condivisione tra vicepresidenti e sarà anche l’occasione per esprimere il proprio pensiero o dissolvere i dubbi di fronte ai grandi temi dell’attualità diocesana in un tempo in cui è aperta la riflessione sulla comunità, sui ministeri dei laici, su una nuova organizzazione ecclesiale che potrebbe portare alla nascita dei gruppi di parrocchie, fino al cambio di rotta chiesto a gran voce dai giovani nella Lettera scritta un anno fa al termine del Sinodo diocesano.
«Discernimento comunitario e compiti del consiglio pastorale, si potrebbe obiettare, sono argomenti già trattati e conosciuti – ammette don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale – Ma sono gli assetti fondamentali per la vita dei consigli e delle comunità. Ci rendiamo conto della necessità di ribadire con continuità queste attenzioni. Inoltre, con il rinnovo dello scorso anno, abbiamo dei vicepresidenti in moltissimi casi alla prima esperienza. Dopo il loro primo anno di incarico, come Diocesi, abbiamo anche il compito di ascoltarli, di offrire occasioni unitarie di dialogo e di farci vicini: per questo saremo presenti in quattro aree della nostra Chiesa».
Non solo. La formazione condivisa tra laici e preti rappresenta allo stesso tempo un marchio di fabbrica della Diocesi di Padova e anche la base per il cambio di mentalità – anzitutto dei membri degli organismi di comunione (consigli pastorali e consigli per la gestione economica) – che si prefiggono come obiettivo anche le schede formative Nella gioia del battesimo che caratterizzeranno il prossimo anno pastorale, per il quale non verranno redatti dei veri e propri orientamenti. Schede che metteranno a fuoco elementi come i carismi di tutti i battezzati a servizio della comunità e del territorio, la loro testimonianza e la corresponsabilità di consacrati e laici nell'uso dei beni e nella sostenibilità di molte strutture parrocchiali.