Centro mondo amico di Mandria. La carità continua con nuove forme
Dopo 14 anni di gestione da parte delle suore comboniane e di Caritas Padova, il Centro Mondo Amico
passa “nelle mani” della parrocchia e delle cooperative sociali Nuovo villaggio e Città solare
È soltanto un cambio di gestione, ma la missio del Centro Mondo Amico, nella parrocchia di Mandria, rimane la stessa, «perché – spiega il parroco don Lorenzo Voltolin – non possiamo ignorare le emergenze dei poveri. Dobbiamo essere capaci di una fede che si lasci interpellare dalle esigenze del mondo, e risponda con i fatti. Da luglio, il centro sarà gestito dalla parrocchia insieme alle cooperative Nuovo Villaggio e Città Solare».
Questa, in sintesi, la vicenda: nel febbraio scorso, dopo che la Caritas diocesana e le suore comboniane hanno comunicato di voler sciogliere il proprio impegno con il centro, è iniziata una serie di confronti col consiglio pastorale e i volontari di Mandria, oltre a numerosi incontri con persone coinvolte, a vario titolo, nell’accoglienza di persone povere o emarginate.
Comprensibili le ragioni della Caritas: in questi ultimi anni è cambiato il tipo di utenti che richiedono aiuto. Ci sono, per lo più «situazioni di grave marginalità, persone con problemi di salute e donne straniere con difficoltà di integrazione. Per queste situazioni diventa possibile ed efficace un’accoglienza solo se impostata su piccoli gruppi appartamento, per limitare i disagi della convivenza e rendere l’accoglienza più “a misura di casa”» – spiega don Luca Facco, direttore dell’ufficio Caritas della diocesi.
Tuttavia, l’opera missionaria compiuta in questi 14 anni dalle suore comboniane deve proseguire. Centinaia di donne provenienti dalle zone più povere del mondo sono state aiutate a riscattarsi e a reinserirsi in un tessuto sociale, anche grazie alla collaborazione con una rete di volontari, associazioni ed enti pubblici.
Per il momento, le suore continueranno a garantire la propria presenza in parrocchia nel gruppo missionario e nella Caritas parrocchiali, nella scuola di italiano per stranieri ed, eventualmente, nella visita alle famiglie.
Come proseguirà, invece, l’attività del centro? «Il Centro Mondo Amico continuerà a ospitare mamme e minori in situazioni di disagio sociale o di emergenza abitativa. Per ciascun utente sarà attivato un progetto di accompagnamento personalizzato. Oltre al personale qualificato delle cooperative, saranno i benvenuti volontari vecchi e nuovi. Da parte nostra, era necessario appoggiarci a enti competenti come le cooperative sociali per gestire questo servizio efficacemente. Sono certo che i parrocchiani avranno la possibilità di constatare quali frutti meravigliosi possa dare la carità vissuta concretamente» - conclude il parroco.