Cadoneghe, Mejaniga, San Bonaventura. Estate ricca di relazioni e stimoli per le tre “parrocchie sorelle”
La collaborazione iniziata da anni fra le tre parrocchie di Cadoneghe si è rafforzata durante questa strana estate. Lo stravolgimento dovuto al coronavirus ha accelerato i processi di integrazione e lavoro tra le componenti interne alle comunità, in particolare in vista delle esperienze estive per ragazzi. Anche le famiglie hanno rivestito un ruolo fondamentale. Con lo sforzo di tutti, si sono potuti realizzare i campi settimanali per ragazzi dalla terza media in su, il campo per ministranti e alcune serate per i più piccoli, queste ultime in programma a inizio settembre. Le attività estive hanno coinvolto in totale 170 ragazzi e 55 animatori, in oltre 40 giornate di incontri.
Dopo i campi per ragazzi di luglio e agosto, tenutisi nelle tre “parrocchie sorelle” di Cadoneghe, sono in corso in queste settimane le ultime attività del periodo estivo: gli incontri serali per bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie, il campo per ministranti e alcuni momenti formativi per giovani educatori. Come per tutte le comunità, anche per Sant’Andrea, San Bonaventura e Sant’Antonino di Mejaniga, l’estate è stata condizionata dalle restrizioni dovute al Coronavirus.
La fatica dei mesi di confinamento, però, non ha impedito a parroci, animatori e famiglie, di pensare a modalità inedite per educare e coinvolgere i più giovani durante i mesi caldi. L’esperienza si è rivelata, persino, ricca di relazioni e stimoli nuovi.
«A inizio estate ci siamo incontrati con i consigli pastorali – spiega don Sandro Stefani, parroco di Sant’Andrea – dopo diversi ragionamenti, abbiamo deciso di indirizzare la nostra attenzione sui ragazzi più grandi, dalla terza media in su, visto che per i più piccoli erano già attive alcune cooperative del comune di Cadoneghe. Ci siamo interfacciati con le famiglie e con gli animatori, realizzando un vero e proprio “patto tra adulti” sulle modalità da mettere in campo per le attività estive. Questa alleanza educativa è stata il valore aggiunto di questo periodo e ci ha dato una grande soddisfazione».
Anche il dialogo tra gruppi, che a volte procedono su strade parallele, è stata una bella novità per i protagonisti. «Durante il periodo del lockdown, abbiamo promosso un incontro on line
tra gli educatori di Azione cattolica e quelli del mondo scout – spiega Filippo Dalle Fratte, vicepresidente del consiglio pastorale di San Bonaventura – Questa esperienza, insieme ad alcuni incontri tra i responsabili, ha acceso qualcosa, ha creato un movimento. In molti si sono detti disponibili a collaborare per costruire cammini comuni».
Le proposte estive hanno così potuto prendere avvio, concretizzandosi in più di 40 giorni di attività, che hanno coinvolto 170 ragazzi e 55 animatori.
Campi estivi
I campi settimanali sono stati organizzati per fasce d’età: ragazzi di terza media, di prima superiore e di terza superiore. Le attività si sono svolte tra fine luglio e inizio agosto, all’interno delle strutture parrocchiali. Sono state fatte anche alcune escursioni, e i giovani hanno vissuto l’esperienza avventurosa del rafting sulle acque del Brenta, in Valsugana. Fondamentale la presenza degli animatori. «Con loro abbiamo portato avanti idee e approfondito tematiche – racconta don Sandro Stefani – è stata una gioia poterli avere, hanno dimostrato un entusiasmo contagioso. A inizio settembre faremo anche un po’ di attività formativa».
Ministranti
Il campo ministranti, in corso fino al 30 agosto, ha come filo conduttore “Vivere la comunità”. I ragazzi, 22 in tutto, trascorrono momenti di gioco, di preghiera e di riflessione, guidati dagli educatori e dai sacerdoti. Le giornate sono scandite da celebrazioni guidate. Sono previste due uscite, a Cavallino-Jesolo e a Venezia, con tappa a Burano e visita all’isola di San Francesco del Deserto. In programma anche l’ascolto di alcune testimonianze significative di parrocchiani. Le attività vengono svolte nel rispetto delle norme di igiene, protezione e distanziamento previste per il Covid-19, con la collaborazione delle famiglie per gli aspetti di igienizzazione degli ambienti.
Grest di settembre
Quest’anno il grest viene sostituito da tre serate di incontri, suddivise per fasce d’età, durante la prima settimana di settembre. «Il tema è “Ri-usciamo”, come suggerito dalla diocesi - racconta l’educatrice Federica Geron - Utilizzeremo le modalità della catechesi, con giochi e attività. Verrà proiettato il video d’animazione “Il regalo” che parte dal racconto di una situazione triste, per aprire a una possibilità di gioia, proprio come è successo a tutti noi con la quarantena. Daremo la possibilità ai ragazzi di raccontarsi». Le serate si svolgeranno all’aperto e coinvolgeranno anche le famiglie.