Ca’ Oddo: la parrocchia ha un nuovo sagrato ed è dedicato a Nella Berto, fondatrice dell’Oic
Fortemente voluto dalla sorella Natalina, viene inaugurato questo sabato. «Si auspica che ora intervenga il Comune, per la parte che lo riguarda»
L a parrocchia di Cà Oddo inaugura il nuovo sagrato sabato 25 settembre alle 17, alla presenza delle autorità locali e di alcuni parroci che hanno guidato la frazione di Monselice negli ultimi decenni. Presente anche la donatrice, Natalina Berto, che ha finanziato volentieri quest’opera per ricordare la memoria della sorella Nella. Pochi sanno della sua origine monselicense, dato che Nella Berto è conosciuta soprattutto a Padova per avere fondato, assieme a don Antonio Varotto, l’Opera Immacolata Concezione, fondazione che oggi conta centri residenziali per anziani e disabili in tutto il Triveneto.
Nella Berto è mancata nel 2012 e dal lontano 5 agosto 1955, quando tutto è iniziato, ha visto crescere il suo operato prima con il villaggio di via Nazareth a Padova, sette residenze in un’area di 20 mila metri quadri, e poi con tante altre realtà simili distribuite in cinque province. Dal suo trasferimento in città poco è rimasto ai monselicensi del suo ricordo, ma la sorella Natalina ha saputo mantenere vive le sue radici a Cà Oddo, trovando l’interesse di alcuni parroci, in particolare don Alberto Giacomello, che ha avviato il progetto di realizzazione del sagrato qualche anno fa. Ostacolata poi dalla pausa forzata dovuta alla pandemia, l’opera ha potuto concludersi soltanto quest’anno, prevedendo non solo la posa della pavimentazione ma anche un adeguato impianto di illuminazione e di drenaggio delle acque piovane.
Questo sabato viene posta una targa ricordo per affidare alla memoria della frazione i nomi di Nella Berto e della benefattrice Natalina; a seguire viene celebrata la messa prefestiva delle 18, presieduta da don Romolo Morello, che ha conosciuto Nella Berto quando ancora abitava i luoghi natii; concelebrano l’ex parroco don Alberto Giacomello e l’attuale, don Marco Galante.
Tuttavia sembra che quest’occasione non sia vista dai parrocchiani come un punto d’arrivo, ma piuttosto come un avvio verso un’attenzione maggiore per la frazione. L’area intorno al nuovo sagrato non nasconde infatti un aspetto ancora cantieristico ed è evidente il suo stato incompleto, con barriere provvisorie e un terreno ghiaioso e malmesso. «Si auspica che ora anche l’amministrazione comunale prenda in carico l’area completando i lavori con una piazza – afferma don Marco Galante – cosa che darebbe visibilità alla chiesa, ma ne permetterebbe anche un accesso adeguato e creerebbe un’area di parcheggio».
Cà Oddo, che si trova sulla provinciale che congiunge Monselice con l’ospedale di Schiavonia, negli ultimi anni è diventata un importante asse viario, ma proprio per questo la mancanza di spazi lontani dal traffico fa sentire più che mai l’esigenza di un centro che sia luogo aggregante e sicuro per gli abitanti del luogo.