Azione Cattolica. Casa Filippo Franceschi. Se ne prendono cura i Mac, manutentori di Azione cattolica
«Il nostro obiettivo è che la casa di Camporovere sia bella, accogliente e sicura. Ma, quando c’è bisogno di aiuto, ci siamo anche su altri fronti»
I ragazzi si stanno preparando per partire, gli educatori stanno organizzando al meglio – con la guida dei campiscuola diocesani in mano – ogni dettaglio. Tutto viaggia spedito... e la casa? È sì, anche casa Filippo Franceschi – a Camporovere, sull’Altopiano dei Sette Comuni – ha bisogno di prepararsi per accogliere tutta la vita che esploderà durante l’estate 2023: i campi per i ragazzi dai 6 ai 14 anni (il primo è partenza il 2 luglio), ma anche il campo giovanissimi di 15-16 anni e il campo adulti e famiglie di agosto. A occuparsi della casa – anche quest’anno – ci stanno pensando i Mac, Manutentori di Azione cattolica. «Il nostro obiettivo è far sì che sia bella, accogliente e sicura – spiega Paola Drago, che con il marito Giuseppe fa parte fin dalla nascita del gruppo – A giugno siamo saliti a Camporovere, con altri soci di Ac, per effettuare una serie di interventi di pulizia interni ed esterni: abbiamo lavato i vetri, tagliato l’erba intorno alla casa... Pensavamo di essere solo io e mio marito, perché c’erano parecchi impegni tra i membri del gruppo... invece ci siamo trovati in quattro. Con il Mac è sempre stato così: c’è sempre una mano, o più di una, che si aggiunge». Il gruppo è nato spontaneamente tra 2014 e 2015: uno dei primi lavoro è stato il “trasloco” dei materassi dalla casa di Meida a quella di Camporovere. Poi, negli anni, si è strutturato sempre di più, dandosi anche un nome: «L’ha inventato Loris Giuriatti, socio di Ac e scrittore (oltre che molte altre cose). Il primo grosso lavoro – che è un caro ricordo – ha riguardato i serramenti in legno: andavano smontati, carteggiati e riverniciati. Una settimana di agosto ci siamo ritrovati in una quindicina a Camporovere. Ci si conosceva di vista, ma... subito ci siamo messi al lavoro con un grandissimo affiatamento. Da quel momento... siamo saliti ogni anno a prenderci cura della casa, anche se – quando c’è bisogno di manutenzione su altri fronti – noi ci siamo». Il Mac è ancora composto da una quindicina di persone, anche se non tutte attive: «È bello che, anche chi non riesce a partecipare, dia consigli e suggerimenti perché casa Filippo Franceschi continui a essere bella, accogliente e sicura».