Arquà Petrarca. Interni rinnovati per la chiesa del poeta
Arquà Petrarca. L’intervento era ormai necessario per evitare un ulteriore degrado agli intonaci e agli affreschi medievali
È in fase di avvio un importante restauro conservativo all’antica parrocchiale di Arquà Petrarca, dedicata a Santa Maria Assunta. L’edificio beneficerà infatti di un intervento di ripulitura e ridipintura della navata interna. Della chiesa si hanno notizie sin dal 1026, ma è nel Trecento che ebbe la possibilità di ospitare il suo più celebre fedele, Francesco
Petrarca, che soggiornò nel paese nell’ultimo periodo della sua vita: proprio in questa chiesa si tenne il funerale del poeta e nelle sue vicinanze fu sepolto, come stabilito nel suo testamento. Nei secoli subì varie trasformazioni; nel 1677 venne ampliata in lunghezza e altezza, mentre la facciata, dopo aver subito altre modifiche nel 1874 e nel 1926, è arrivata ad assumere l’attuale linea romanica. L’interno della chiesa si presenta a unica navata con tre altari e un tetto con travatura a capriate a vista. L’altare centrale, proveniente dall’eremo del monte Rua, è opera dello scultore Francesco Rizzi (scuola dei Bonazza). I due altari laterali in legno scolpito sono del Cinquecento, la pala con il Battesimo di Gesù è opera di Pietro Damini, quella dell’Assunta dietro l’altare maggiore è di Palma il Giovane. I restauri di inizio Novecento hanno evidenziato la presenza di affreschi di scuola veneto-bizantina tra cui una Madonna con il Bambino dell’undicesimo secolo e altro di scuola post giottesca.
Oltre agli affreschi parietali nella navata e nel presbiterio, a caratterizzare la chiesa concorrono le opere che furono staccate dal muro col proprio intonaco di supporto e appese in chiesa, oltre alle testimonianze dell’evoluzione della fabbrica tra cui le finestre tamponate e le lesene a vista. L’interno della chiesa è afflitto da un evidente degrado riguardante in special modo gli intonaci, fortemente aggrediti da umidità che in vaste aree sta causando il distacco dello stesso dal muro, la perdita localizzata della finitura, rigonfiamenti e lesioni, presenti anche nelle parti alte. Vi sono segni di percolazione in corrispondenza delle finestre di navata, presumibilmente dovute a vecchie infiltrazioni meteoriche. In generale sono presenti depositi di sporco, agevolati anche dall’impianto di riscaldamento ad aria che muove le polveri portandole fino ad altezze importanti. La presenza di depositi è evidente anche sulle zone affrescate, dove oltre a varie lesioni in alcuni punti lo strato di finitura è decoeso dal supporto e presenta evidenti rigonfiamenti.
Gli interventi di restauro, in programma per l’estate, prevedono una pulizia superficiale di tutte le aree mediante una spolveratura con aspirazione dei depositi e un blando lavaggio degli intonaci monocromi. Seguirà un’attenta verifica della coesione delle malte al supporto murario e, dove necessario e per le aree meritevoli di conservazione, un intervento con iniezioni riempitive e l’applicazione di appositi prodotti consolidanti. Gli intonaci irrecuperabili e gli strati di finitura compromessi dall’umidità verranno rifatti usando malte a base di calce, con finitura adeguata a quella preesistente. Per quanto concerne gli affreschi alle pareti del presbiterio e in navata, il progetto prevede interventi volti alla pulizia e al consolidamento. Il progetto di restauro propone anche altre opere minori e complementari: il tetto di navata in legno sarà oggetto di una manutenzione che prevede pulizia, trattamenti antitarlo, stuccature e consolidamenti. A eseguire i lavori sarà la locale ditta Borin, alla direzione lavori l’arch. Luca Bertolin e il geom. Simone Zuppa.
Vi si celebrò il funerale del Petrarca
Proprio nella chiesa di Santa Maria Assunta si celebrò il funerale del Petrarca e nelle sue vicinanze fu sepolto, come stabilito nel suo testamento. A quel tempo presentava all’esterno un porticato, oggi completamente scomparso.