Al via Interreligious 2020. Dal 26 gennaio un mese di appuntamenti culturali e artistici con al centro il mondo femminile
Una riflessione sul ruolo della donna è il tema della settima edizione di Interreligious, rassegna dedicata al confronto tra le diverse religioni presenti sul territorio padovano. Il programma prevede proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri, spettacoli, musica, una mostra e tavole rotonde con studiosi e testimoni da varie parti del mondo. Primo appuntamento d’introduzione al tema, domenica 26 gennaio, al Centro universitario di via Zabarella, dalle 15.30 alle 17.30. All’interno dell’articolo, in allegato, il programma completo.
Il ruolo della donna, la sua condizione e considerazione all’interno delle religioni è il tema della settima edizione di "Interreligious", rassegna dedicata alla conoscenza e al confronto tra le differenti fedi presenti sul territorio padovano. L’appuntamento del 2020 è interamente dedicato al valore femminile riconosciuto dal tempo passato fino ai giorni nostri, senza omettere il lungo percorso che ancora è necessario fare.
Nell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, infatti, in uno dei 17 obiettivi enunciati ci si prefigge di eliminare le disparità di genere: le donne continuano a essere discriminate in molti settori, dal lavoro alla casa, nella società, in famiglia o in politica, sono vittime di violenza fisica ma anche verbale e psicologica. Una disuguaglianza quotidiana celata anche dall’utilizzo di termini inappropriati e nocivi. In questo cammino di maggiore attenzione e rispetto, quale ruolo hanno le religioni?
È uno dei tanti interrogativi a cui "Interreligious", ideato dalla docente Beatrice Rizzato, prova a dare risposte o quanto meno strumenti di confronto già nell’appuntamento di apertura di domenica 26 gennaio, il primo di sei incontri di dialogo all’interno del Centro universitario di via Zabarella (dalle 15.30 alle 17.30) nel quale intervengono Annalisa Oboe, docente di letteratura inglese e prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere, ed Enzo Pace, docente di sociologia delle religioni, entrambi dell’Università di Padova.
Cristianesimo, ebraismo, islam, induismo e poi ancora buddhismo, taoismo e confucianesimo vengono raccontati attraverso linguaggi eterogenei, non solo della parola: spettacoli teatrali, concerti, danze e scrittura con la presentazione di libri, ma anche con la mostra di calligrafia araba “Terminus”, dal 21 al 23 febbraio. E poi c’è la settima arte, il cinema con sei proiezioni al multisala Mpx: si inizia domenica 30 gennaio con Dio è donna e si chiama Petrunya.
"Interreligious" è promosso dal Csv e rientra nelle iniziative di Padova capitale europea del volontariato 2020. Per consultare il programma completo è possibile visitare il sito www.centrouniversitariopd.it, chiamare al 049-8764688 o inviare un’email a info@centrouniversitariopd.it