Abano San Lorenzo. Una casa per chi non ce l'ha. Per le famiglie in emergenza abitativa l'appartamento sopra il centro parrocchiale
Domenica prossima, 17 novembre, la Chiesa celebrerà la Giornata mondiale dei poveri. In questa occasione, la comunità di san Lorenzo di Abano Terme, al termine della santa messa delle 10, alla presenza delle autorità cittadine, inizierà ufficialmente il progetto che prevede l’assegnazione dell’appartamento di via Cavalieri di Vittorio Veneto, di proprietà della parrocchia, a famiglie in condizione di momentanea emergenza abitativa.
Domenica 17 novembre, la Chiesa celebra la terza Giornata mondiale dei poveri. In questa occasione, la comunità di San Lorenzo di Abano Terme, al termine della messa delle 10, alla presenza delle autorità cittadine, dà avvio ufficialmente al progetto che prevede l’assegnazione dell’appartamento di via Cavalieri di Vittorio Veneto (di proprietà parrocchiale) a famiglie in condizione di momentanea emergenza abitativa. L’iniziativa è frutto di un accordo tra l’amministrazione comunale e la parrocchia per venire incontro a famiglie che si trovano senza una dimora a causa di sfratto, o nell’attesa che venga loro assegnato un alloggio Ater, o per altre ragioni.
«L’appartamento in questione – spiega don Alessio Bertesso, parroco di San Lorenzo – è rimasto inabitato per un paio d’anni, da quando vi risiedeva un prete anziano che aiutava la parrocchia nelle sue attività pastorali. In accordo con il consiglio pastorale e il consiglio parrocchiale per la gestione economica, abbiamo pensato di concederne l’utilizzo a persone in difficoltà».
Ogni famiglia assegnataria, che sarà segnalata alla parrocchia dai servizi sociali comunali, occuperà lo stabile per un periodo non superiore ai 18 mesi, il tempo necessario per trovare una nuova dimora. «Abbiamo ritenuto – continua don Bertesso – che assegnare l’immobile gratuitamente non sarebbe stato educativo». Per questa ragione, è stato deciso un canone di locazione, seppur a tariffa agevolata, che le famiglie assegnatarie conferiranno alla parrocchia. Da parte sua, il Comune di Abano si farà garante per il pagamento delle mensilità e seguirà da vicino la situazione della famiglia per agevolarne il reinserimento in un contesto abitativo pubblico.
L’appartamento, di circa cento metri quadrati, è ubicato sopra il centro parrocchiale. L’ingresso dalla strada laterale rispetto alla principale via San Pio X, ne garantisce la discrezione e la riservatezza. L’abitazione è composta, in realtà, da due nuclei semiautonomi. Il corridoio separa un piccolo nucleo composto da una cucina, una stanza e i servizi, mentre sull’altro lato si trovano due stanze e i servizi. Un appartamento confortevole, dove le famiglie ospitate potranno sentirsi a proprio agio, nel rispetto della propria intimità, mentre saranno in attesa di una sistemazione definitiva.
La collaborazione con la parrocchia dà nuovo impulso alle politiche per il diritto alla casa già avviate dall'amministrazione aponense. A questo proposito, è già operativa l’analoga convenzione con la Casa del Pellegrino nella vicina Monteortone, di proprietà della parrocchia, dove attualmente sono inserite due mamme con bambini con un sostegno genitoriale domiciliare; in un appartamento di proprietà del Comune è invece attivo il cohousing sociale.