Le opere d'arte di Lugo
Proviene da una chiesa fiorentina e fu realizzato quasi sicuramente da maestranze toscane nella prima metà del Settecento il bel ciborio dell’altare della Deposizione della chiesa arcipretale di Lugo di Vicenza. Nel presbiterio si trova un olio su tela risalente al 17° secolo che raffigura Sant’Agostino di Ippona.
Proviene da una chiesa fiorentina e fu realizzato quasi sicuramente da maestranze toscane nella prima metà del Settecento il bel ciborio dell’altare della Deposizione della chiesa arcipretale di Lugo di Vicenza.
Per la sua costruzione furono impiegati ben cinque diversi tipi di marmo successivamente lavorati a intarsio: il marmo bianco, il marmo verde, il fior di pesco, il rosso di Francia, il nero e quello policromo. Sulla sommità sono poste le sculture di Gesù Cristo redentore benedicente e di sei Virtù, mentre sopra il tabernacolo è un bassorilievo raffigurante gli Angeli adoranti l’eucarestia.
Nel presbiterio si trova un olio su tela risalente al 17° secolo.
Raffigura Sant’Agostino di Ippona, vestito con l’abito vescovile e intento nello studio, con allusione al suo ruolo di padre della chiesa assieme ad Ambrogio, Girolamo e Gregorio magno.
Il dipinto originale, per il quale si pensa a una fattura in ambito vicentino o padovano, era in condizioni di assoluta illeggibilità e per questo venne totalmente coperto da un rifacimento nel Novecento del padovano Gianni Redaelli.
A quest’ultimo si deve anche il restauro e il parziale rifacimento dell’altro grande telero del presbiterio, settecentesco, rappresentante la Decapitazione di san Giovanni battista.
L’opera è stata attribuita al pittore thienese Ballante.