Crespano. Maria Teresa Vaccari è tornata alla casa del Padre
Sabato 1° giugno si sono svolte le esequie di Maria Teresa Vaccari, ultima presidente della GF di Padova, a Roma per volere di Bachelet nell’Azione cattolica post conciliare. Una vita per il Vangelo e l’amore per la Chiesa fino alla Fao nel 2010
«Dio dei nostri Padri, Signore del cielo e della terra, aiutami a donarmi nella verità della mia esistenza e in tutta la sua forza vitale. Se ciò è secondo la tua volontà, sia la mia vita spesa interamente e unicamente per la comunione con Dio e tra gli uomini del nostro tempo, a servizio del Vangelo».
Maria Teresa Vaccari se n’è andata il 30 maggio – giorno dell’Ascensione – dopo un periodo di malattia, nella stessa Crespano in cui era nata nel 1949 ed era cresciuta, prima che Vittorio Bachelet andasse a cercarla nella scuola in cui stava tenendo una supplenza per chiederle di andare a Roma, a seguire i giovani della “nuova” Azione cattolica nata dopo la riforma dello statuto del 1969 che proiettava l’associazione nella Chiesa del Concilio.
Per tutta la sua vita, trascorsa per lo più a servizio della chiesa nell’Urbe, è rimasta fedele alle parole con cui abbiamo aperto questo breve ricordo, ritrovate da chi gli è stato vicino fino all’ultimo tra le sue carte, sotto il titolo “Offerta globale”.
«Maria Teresa ha vissuto in prima persona il primato del Vangelo che ha caratterizzato il papato di Paolo VI, fino alla consacrazione – racconta Ernesto Preziosi, già senatore e vicepresidente nazionale di Ac, chiamato da lei in centro nazionale nei primi anni Settanta, per seguire gli universitari – Ma la sua non era una semplice adesione alla Parola, bensì un approccio radicale, che la portava a dare tutto quello che aveva a chiunque ne avesse bisogno. D’altro canto, si è sempre distinta per il suo grande amore alla Chiesa, contrapponendosi alla contestazione post conciliare di chi sosteneva “Cristo sì, chiesa no”».
La stessa scelta di Maria Teresa Vaccari di aprirsi, da dirigente nazionale dell’Azione cattolica, ai nuovi movimenti che in quegli anni iniziavano a manifestarsi con vigore, non aveva alcuna velleità di strategia ecclesiale, ma solo la precisa volontà di mantenere l’unità tra i credenti che conoscevano divisioni anche profonde nel modo di interpretare la fede e la propria appartenenza al popolo di Dio.
Sabato 1° giugno per il suo funerale, presieduto da don Paolo Doni, sono arrivati da tutta Italia i ragazzi di allora, come pure molte delle persone che l’hanno conosciuta negli anni successivi, quando la sua testimonianza di fedeltà è continuata, anche attraverso la sofferenza. Come ricorda lo stesso Ernesto Prezioni nel sito dell’Azione cattolica italiana, dopo la conclusione del suo mandato associativo, rimane a Roma a insegnare, dal 1986 è delegata nazionale delle Pontificie opere missionarie.
Nel 2010, l’Unione mondiale delle Organizzazioni femminili cattoliche (Umofc) la nomina sua rappresentante alla Fao. Fecondo il suo rapporto con Madre Teresa e quello con le “sue ragazze” del centro nazionale, tra cui Rosy Bindi Maria Teresa Vaccari in un ritratto recente. e Giuseppina Paterniti.