L'origine di Cagnola è legata alla nobildonna padovana Speronella Dalesmanini, che alla fine del XII secolo donò una parte dei suoi beni a un ospitale per pellegrini e malati tra il canale detto di Cagnola e la via Annia. Rasa al suolo dai bombardamenti alleati nel 1945, la chiesa fu ricostruita un anno dopo dall’altra parte del ponte, lungo la strada provinciale.
Risale alla prima metà del Settecento il paliotto dell’altare di Sant’Antonio della chiesa di Cagnola. Reca la firma dell’artista rumeno Mihail Ivanov il mosaico nella lunetta sovrastante il portale di ingresso raffigurante Gesù Cristo giudice.