Volontariato, pochi giovani e poche donne alla guida delle associazioni
Studio della Fondazione Volontariato e Partecipazione. I presidenti delle organizzazioni hanno in media 58 anni; solo un presidente su tre è donna. Il Trentino è la regione con la più alta percentuale di volontari; tanti quelli impegnati nel settore della sanità.
I presidenti delle organizzazioni di volontariato (Odv) hanno in media 58 anni, dieci in più rispetto ai volontari delle stesse organizzazioni, e arrivano a ricoprire quel ruolo dopo un periodo lungo di gavetta.
I giovani adulti con meno di 35 anni sono quasi un quarto dei volontari (23,9%) e solo il 4,1% dei presidenti ha meno di 35 anni, il 10,3% è fra i 35 e i 44 anni.
È questo uno dei dati più importanti (e per certi aspetti preoccupanti) che emerge dallo studio "I Profili del volontariato italiano. Un popolo che si impegna per una società più coesa" condotto dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione in collaborazione con il Banco Popolare. Secondo lo studio, l'età media dei volontari nelle associazioni è in linea con quella della popolazione, 48,1 anni a fronte del 48,7 della popolazione nel suo complesso.
Sempre tra i presidenti, gli uomini sono in prevalenza ancora più netta: solo un presidente su tre è donna, tendenza analoga a quella registrata nella maggior parte dei contesti organizzativi di qualsiasi tipo (aziendale o istituzionale) dove la presenza femminile è più forte alla base e si assottiglia andando verso il vertice.
Il numero dei volontari nelle OdV
Per quanta riguarda i numeri dei volontari, in Italia ci sono 1,7 milioni di persone che fanno volontariato all’interno delle organizzazioni di volontariato, pari al 3,2% della popolazione italiana con più di 14 anni. La diffusione territoriale più elevata è nelle regioni del nord e del centro con punte superiori al 4,5% in Veneto e Lombardia e prossime all'8% in Trentino. Nel complesso i volontari nelle organizzazioni sono quindi 1,7 milioni sui 6,6 milioni circa che in Italia si dedicano al volontariato nelle sue diverse forme organizzate o informali.
I settori di intervento
In merito ai settori di intervento, più di un terzo dei volontari (36,5%) presta la propria attività in organizzazioni che operano nella sanità; il 26% in OdV attive nell'ambito dell'assistenza sociale e della protezione civile; il 14,5% nelle attività ricreative e culturali. Nelle organizzazioni di volontariato gli uomini superano le donne come presenza (55,2% contro il 44,8%), mentre le attività di volontariato informali vedono un impegno più forte delle donne (53,7% contro il 46,3%).
Il tempo dedicato al volontariato
Per quanto concerne il tempo dedicato al volontariato, un volontario in media dedica 20,4 ore al mese alla sua attività, con la stima 28,7 milioni di ore di impegno gratuito in OdV al mese prestate complessivamente in Italia.
I presidenti dedicano ancora più tempo: 25,6 ore al mese, quasi quattro giorni lavorativi pieni. Mediamente i volontari dichiarano un'anzianità di appartenenza all'organizzazione di 6,8 anni, i presidenti di nove anni.
"Questo studio fornisce una fotografia positiva del volontariato – commenta il Presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Edoardo Patriarca – Sottolineo un aspetto: emerge chiaramente come l'integrazione sociale attraverso il lavoro incentivi la partecipazione al volontariato che a sua volta rafforza ulteriormente l'integrazione sociale di chi lo pratica, creando un circolo virtuoso. Ancora più evidente risulta fra i presidenti i quali provengono per la quasi totalità dal mondo del lavoro".
"La probabilità di fare volontariato in un'organizzazione – aggiunge il presidente della Fondazione Volontariato e Partecipazione Alessandro Bianchini – è massima fra i laureati e tra coloro che dispongono di elevate risorse economiche. È inoltre superiore alla media fra gli uomini, fra coloro che hanno un'età compresa fra i 45 e i 64 anni, i diplomati, gli occupati, gli studenti, i pensionati e fra coloro che hanno un reddito famigliare auto-valutato come adeguato alle proprie esigenze".