Emergenza casa, moltiplicati gli sfratti per morosità
I dati semestrali del ministero dell'interno consegnano un quadro desolante: nel 2013 sono 31.400 quelli eseguiti. Un problema sociale sempre più avvertito anche in Veneto. In provincia di Padova nel 2013 più di 1.000 sfratti e il 2014 rischia di chiudersi con altre mille famiglie fuori di casa.
Nel corso del 2013 in provincia di Padova gli sfratti hanno raggiunto quota 1.038, con una crescita dell'8 per cento rispetto all'anno precedente, e quasi tutti sono stati causati da morosità degli inquilini. Di questi, una buona metà sono stati eseguiti e sempre più spesso i giudici non concedono più nemmeno i tradizionali 90 giorni prima dell'esecuzione.
Secondo il Sicet, sindacato degli inquilini Cisl, il 2014 potrebbe chiudersi con almeno altri mille sfratti, senza che l'edilizia pubblica possa offrire alcuna soluzione. La situazione padovana si inserisce in un quadro che a livello nazionale si va facendo sempre più difficile, come un'onda anomala che si è gonfiata in silenzio per anni e ora inghiotte ogni zona del paese, dalle piccole province abruzzesi fino alle periferie semi-centrali della capitale.
La relazione semestrale del ministero dell’interno, appena pubblicata, somiglia ormai a un bollettino di guerra: l’89 per cento degli sfratti registrati tra il gennaio e il dicembre del 2013 sono riconducibili a situazioni di morosità incolpevole. Vale a dire che – per ragioni che esulavano dalla loro volontà (quasi sempre licenziamenti, chiusura di attività o prolungate situazioni di disoccupazione) – quegli inquilini non sono più riusciti a far fronte all’affitto.
L'allarme dei sindacati inquilini. «Nella sola Roma – spiega Massimo Petterlin, segretario nazionale del Sicet – le richieste sono cresciute del 50 per cento. A Milano l’aumento si aggira sul 10, mentre nel Lazio assistiamo a una crescita complessiva che sfiora il 40. Ma il quadro potrebbe essere perfino peggiore, dal momento che, come sempre, i dati sono incompleti visto che non tutti i tribunali li rendono pubblici».
Se le richieste di esecuzione sono 129 mila (+2 per cento rispetto al 2012) e i provvedimenti emessi 73 mila (+4,37) a crescere è soprattutto il numero degli sfratti eseguiti, che nel 2013 ha raggiunto quota 31.400, con un aumento del 7,7 per cento rispetto all’anno precedente.
Piano casa? Solo sulla carta. Dal governo Renzi, regioni, comuni e cittadini in difficoltà aspettavano soluzioni che ora stentano a decollare: il Piano casa del ministro Lupi, approvato con voto di fiducia alla fine dello scorso mese, contiene misure pensate per soccorrere gli inquilini in difficoltà e quelli già morosi; ma gli stanziamenti restano bloccati nel fango di una palude burocratica.
«Noi – continua Petterlin – avevamo guardato con favore agli incrementi del fondo per il sostegno agli affitti e di quello per le morosità, così come ai 500 milioni di euro per gli interventi di ristrutturazione degli alloggi di edilizia popolare. Il problema è che, ad oggi, i fondi sono quasi tutti bloccati: le risorse per gli inquilini in morosità, ad esempio, sono ferme da ben otto mesi».