Contro il virus dell'indifferenza, un premio alla Bontà
Il virus dell'indifferenza ci fa chiudere occhi e cuore di fronte ai bisogni di chi ci sta accanto: questo il tema della 43° edizione del Premio della bontà promosso dall'Arciconfraternita di sant'Antonio. Cerimonie di premiazione il 20 maggio all'auditorium Pollini di Padova e il 21 in Basilica del Santo.
È l'indifferenza il tema scelto per la 43° edizione del Premio della bontà promosso dall'Arciconfraternita di sant'Antonio di Padova e indirizzato alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia.
Doppia cerimonia di premiazione: il 20 maggio, l'appuntamento civico, alle ore 20,30 all'auditorium Pollini di Padova con i Pollicini junior. Il 21 invece quello religioso con la messa alle ore 11 in Basilica del Santo. Entrambi presieduti da monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto e delegato pontificio per la basilica antoniana.
Obiettivo del premio dimostrare quanto di “buono” vi sia fra i giovani, ma anche, attraverso il Premio individuale e quello collettivo della bontà, proporre alle nuove generazioni modelli di buone virtù cristiane e, nel caso dell'edizione 2017, evidenziare come nella quotidianità vi siano persone che non sono indifferenti e che si prodigano per gli altri.
Ai partecipanti si chiedeva di elaborare un disegno, un testo narrativo o un prodotto multimediale prendendo spunto dalle parole di papa Francesco: “Il virus dell'indifferenza ci fa chiudere occhi e cuore di fronte ai bisogni di chi ci sta accanto. Hai un suggerimento per curare questa malattia e divenire, come dice papa Francesco, albero di vita che assorbe l'inquinamento dell'indifferenza e restituisce al mondo l'ossigeno dell'amore?”.
«Tanti gli elaborati giunti per le diverse sezioni. – afferma Leonardo Di Ascenzo, priore dell'Arciconfraternita – Siamo molto contenti dell'interesse e della partecipazione di quest'anno. 963 i lavori arrivati, da 15 regioni e 34 province, 71 istituzioni scolastiche coinvolte. Le opere sono significative: commoventi le riflessioni, disegni intensi e attenti all'attualità, contenuti profondi. I due premi della bontà sono accomunati da un atteggiamento di riserbo e discrezione: pur avendo compiuto due gesti di grande umanità, testimonianza degli insegnamenti del Vangelo, entrambi i protagonisti sentono di non aver fatto nulla di particolare. È una dimostrazione di come l'indifferenza possa essere combattuta sia in ambito sportivo con Riccardo Meggiorini, attaccante del Chievo, sia in quello lavorativo con i dipendenti della ditta Brenta Pmc di Molvena».
Leggi sulla Difesa del popolo di domenica 21 maggio i nomi e le storie dei vincitori, tra cui anche una alunna della scuola primaria Bianchi Buggiani di Monselice e i dipendenti di un'azienda di Molvena, nel Vicentino.
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