Bullismo: l'aggressione prende sempre più piede
La ricerca della fondazione Zancan e del De Leo fund scatta una fotografia precisa sul fenomeno del bullismo, mettendo in evidenza come non sia assolutamente marginale nella quotidianità dei ragazzi.
Il 65 per cento dei trecento 12enni padovani intervistati dichiara di essere stato «insultato, offeso o preso in giro» negli ultimi sei mesi, mentre il 52 per cento ammette di aver compiuto atti di bullismo. Sono solo due dei dati elaborati dalla fondazione Zancan, che insieme al De Leo fund sta svolgendo la ricerca longitudinale “Crescere” per monitorare le condizioni di vita e lo sviluppo dell’infanzia, ma già dicono molto sull’universo preadolescenziale. Dalla fotografia emerge, infatti, che il bullismo prima di tutto verbale non è assolutamente un fenomeno marginale, ma investe quotidianamente oltre la metà del campione esaminato. Inoltre, le vittime prescelte sono più spesso stranieri che denunciano addirittura maggiori episodi di violenza fisica rispetto ai coetanei italiani. «Alla luce dei dati – commenta Giulia Barbero Vignola, ricercatrice della fondazione Zancan – è chiaro come il fenomeno sia tutt’altro che in attenuazione, sebbene non sempre in primo piano sui media».
Lo studio è realizzato in collaborazione con 80 comuni della provincia di Padova e il comune di Rovigo, la fondazione Cariparo, l’Ulss 16 e la fondazione Città della Speranza. Il focus sul bullismo è solo uno dei tanti ambiti indagati. Molti altri gli spunti di riflessione arrivano da questo studio, unico in Italia: la relazione con i genitori e il gruppi di pari, il rapporto con lo studio, lo sport, la tecnologia, le aspettative per il futuro.
Il servizio completo è a pagina 7 della Difesa di domenica 2 marzo oppure nell'edizione integrale online.