Pionieri dell'unità spirituale

Un libro traccia la storia e la personalità di quattro tra i «pionieri» dell'ecumenismo spirituale: san Leopoldo Mandić, la beata Maria Gabriella Sagheddu, san Giovanni Calabria e san Luigi Orione. Il volume, al quale ha lavorato anche il card. Walter Kasper, raccoglie gli atti della giornata di studio su questo tema che si è tenuta nel novembre del 2012 a Padova.

Pionieri dell'unità spirituale

L’impegno ecumenico della chiesa cattolica ha avuto precursori e pionieri in ambito non solo teologico, ma anche spirituale. Il volume Pionieri dell’ecumenismo spirituale (Edb, pp 200, euro 15.50) curato da Angelo Borghino e Paolo Martinelli raccoglie gli atti della giornata di studio su tale tema, tenutasi al santuario di San Leopoldo il 22 novembre 2012.

La giornata era dedicata in particolare ad alcune figure maggiori dell’ecumenismo spirituale, che si è voluto chiamare appunto “pionieri”: san Leopoldo Mandić, la beata Maria Gabriella Sagheddu, san Giovanni Calabria e san Luigi Orione. Promosso dalla provincia dei Cappuccini del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e dal santuario di San Leopoldo Mandić, il convegno è stato organizzato dall’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia università Antonianum di Roma, in collaborazione con lo Studio teologico interprovinciale Laurentianum di Venezia.

L’occasione della giornata di studio è stata offerta dalla ricorrenza del 70° anniversario della morte di san Leopoldo, cappuccino, sacerdote, particolarmente venerato come santo della riconciliazione e dell’ecumenismo spirituale. «Se il ministero della riconciliazione – scrivono i curatori nella prefazione – ha reso nota e amata questa singolare figura di seguace di Francesco, nondimeno un vivo anelito all’unità dei cristiani ha animato tutta la sua vita, con un particolare sguardo rivolto a quell’Oriente (ortodosso) cui si sentiva particolarmente legato anche per la sua origine dalmata. A questa passione ecumenica si è rivolta l’attenzione, estendendo lo sguardo ad altre figure che, nella prima metà del 20° secolo, hanno condiviso la stessa tensione all’unità della chiesa di Cristo, vissuta secondo modalità e accenti propri, messi in risalto nelle quattro relazioni fondamentali».

La figura di san Leopoldo è stata tratteggiata nella prima relazione da fra Luca Bianchi, docente di storia della spiritualità, a partire dalla chiara consapevolezza, da parte del santo di Padova, di aver vissuto «per la salvezza del suo popolo», attraverso quel ministero della riconciliazione che gli permetteva di incontrare il «suo Oriente» nelle persone che a lui si accostavano. L’offerta costante e totale della propria vita per l’unità dei cristiani, vissuta anche nella condizione della malattia, è il tratto messo in risalto nella seconda relazione da suor Augusta Tescari, postulatrice generale dei Cistercensi della stretta osservanza, riguardo alla beata Maria Gabriella Sagheddu, giovane monaca morta a soli 25 anni, proclamata patrona dell’ecumenismo spirituale dal beato Giovanni Paolo II. Legate alla dimensione quotidiana della carità sono le altre due figure di pionieri dell’ecumenismo spirituale prese in considerazione. Don Mario Galzignato, docente di teologia sistematica ed ecumenismo, ha delineato nella terza relazione l’impegno, radicato nella carità evangelica, del veronese san Giovanni Calabria per l’unità dei cristiani, impegno che lo vide coinvolto in iniziative a vario livello sia in ambito cattolico che in rapporto alle chiese e comunità “separate”. La presentazione dettagliata dei rapporti intercorsi tra don Calabria e alcune personalità significative del suo tempo, tra cui lo stesso padre Leopoldo, rende ragione della maggiore estensione accordata nel testo alla figura del santo veronese. Meno conosciuta è la dimensione ecumenica del “santo della carità” don Luigi Orione, il cui anelito all’unità della chiesa cattolica con le chiese d’Oriente divenne un preciso intendimento, messo in luce da don Aurelio Fusi, postulatore generale della Piccola opera della divina Provvidenza. Ai lavori ha partecipato il card. Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ed esperto di ecumenismo spirituale, che ha stilato le conclusioni teologiche pubblicate nel testo insieme con l’omelia della messa celebrata lo stesso giorno nel santuario padovano. In appendice una nota sul quadro storico del movimento ecumenico, delineata da Mario Galzignato.

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