Gli studenti e la formazione: l'"autunno caldo" dell'Ac di Padova

Tra le mille attività diocesane e parrocchiali dell'Ac di Padova che stanno per ripartire nei prossimi giorni si trova il giusto mix fra tradizione e innovazione. Torna il Msac, vera e propria istituzione per gli studenti delle superiori che gravitano sulla città, e viene presentato un nuovo weekend formativo sul tema dell'ecclesialità dedicato a tutti gli educatori con esperienza. E sul sito sono disponibili le nuove linee programmatiche.

Gli studenti e la formazione: l'"autunno caldo" dell'Ac di Padova

Gli studenti dell'Azione cattolica di Padova sono pronti per il nuovo anno associativo. Le attività diocesane del Movimento studenti (Msac) partiranno sabato 27 e domenica 28 settembre con tutti i ragazzi dalla prima alla quinta superiore, più chi è uscito a giugno dal gruppo con la maturità in tasca, a Camporovere per salutarsi e dare il via al nuovo cammino annuale.

«Il tema di quest’anno è l’annuncio – spiega Luisa Bellomo, educatrice diocesana del Msac, assieme a Giacomo Ghedini – di cui cominceremo a parlare in questi sabato e domenica. L’obiettivo della due giorni è senz’altro incontrarci dopo l’estate e regalarci un tempo lungo per riattivare le relazioni e le piste di riflessione dell’anno. Il 2013-2014 è stato di rodaggio: sono entrati tanti ragazzi nuovi e abbiamo quindi ripreso le basi del Movimento, andando addirittura a Barbiana, per ritrovare le radici di quell’I care di don Milani che è il nostro motto e la filosofia del nostro impegno».

Dalle basi al dare concretezza: questo il passaggio che attenderà il Msac quest’anno. «Ci piacerebbe approfondire con i ragazzi cosa vuol dire “fare” Movimento studenti, che è prima di tutto stare con coscienza e protagonismo nella scuola». Anche Luisa, da studentessa delle superiori, è stata “msacchina”. «Il Movimento – sottolinea – mi ha regalato gli amici e la passione per l’Ac. Mi ha aperto gli occhi su cosa vuol dire stare a scuola partecipando: col gruppo, infatti, ho avuto un assaggio di cosa significhi essere studenti che ci credono davvero. Ma soprattutto ho ricevuto, e accolto, la voglia di informarmi sul mondo». Intanto, chi volesse conoscere Msac (che da tradizione si incontra a partire da ottobre ogni venerdì dalle 14.30 alle 16.30 in sala Lazzati in Casa Pio X a Padova) può inviare una mail a msac@acpadova.it; visitare su Facebook il profilo (msac padova) e la pagina (msac padova today).

Ma in quanto prerogativa imprescindibile per l'associazione, la formazione rimane al centro: obiettivo e al tempo stesso metodo delle proposte. Con questa priorità l’Ac diocesana ha individuato il cammino per i propri educatori a tutti i livelli e tappe di servizio. E la novità per l’anno 2014-2015 è la due giorni diocesana sull’ecclesialità che si terrà dal 21 al 23 novembre. «Con trepidazione – spiega Anna Pierobon, responsabile diocesana della formazione degli educatori – ci apprestiamo a promuovere questa nuova, desiderata e pensata, occasione di formazione. È rivolta a quanti svolgono servizio già da qualche anno». Il weekend unitario è aperto quindi a educatori Acr, issimi, giovani e accompagnatori degli adulti che desiderano ritagliarsi del tempo di qualità per confrontarsi e riflettere sull’essere e costruire chiesa. «Abbiamo deciso di proporlo nella prima parte dell’anno – sottolinea Pierobon – perché diventa occasione preziosa, in una fase in cui gli educatori hanno maggior tempo da dedicare, di ricarica per l’anno. Partire poi col tema dell’ecclesialità sottolinea ancora una volta la sintonia con gli orientamenti diocesani e quindi le linee programmatiche associative».

Parlare di ecclesialità significa, infatti, parlare del “bene che c’è tra noi”; è fare esperienza di chiesa e di comunità. «Che vuol dire affrontare il tema delle relazioni, della missionarietà, dell’eucaristia, del camminare insieme». Se il tema “ecclesialità”, quindi, può spaventare o sembrare lontano, soprattutto ai più giovani, il weekend affronterà in realtà argomenti molto vicini a loro. «Pensare e progettare la formazione degli educatori – conclude la responsabile – significa averli a cuore, aver cura di loro, che si spendono e donano tempo esperienza passione, che trasmettono ciò che sono ai ragazzi, ai giovani, agli adulti. Anche gli educatori hanno bisogno di essere “coccolati”: che qualcuno offra loro del tempo di qualità per crescere, confrontarsi e rigenerarsi».

Sul sito dell'associazione, sono disponibili le nuove linee programmatiche per il 2014-2015.

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