Clarisse, tre giorni di forte intensità spirituale aperti alla città
Da domenica 10 a martedì 12 aprile nella chiesa delle eremite clarisse di via Alberto Cavalletto a Padova si vivrà il triduo di preghiere in onore di Gesù crocifisso. «Nel proporre all'amore e alla preghiera dei padovani il santissimo crocifisso proviamo la grande gioia di poter condividere il dono prezioso che abbiamo ricevuto, nella consapevolezza che non è per noi sole, ma per tutti».
Alle 7.30, 10.30 e 18 si terrà ogni giorno del triduo la celebrazione eucaristica e alle 16 i vespri.
«Questo triduo – affermano le sorelle religiose – rappresenta per noi monache una grazia che si rinnova ogni anno. Custodiamo come un “gioiello” prezioso il quadro davanti al quale tante persone pregano ogni anno durante l’esposizione in chiesa. Custodiamo questa immagine di Gesù crocifisso, ma ci sentiamo anche custodite dal suo amore e dalla sua misericordia. Sappiamo che i giorni del triduo sono da tante persone attesi e nel proporre al loro amore e alla loro preghiera il santissimo crocifisso proviamo la grande gioia di poter condividere il dono prezioso che abbiamo ricevuto, nella consapevolezza che non è per noi sole, ma per tutti. Proporre questo quadro alla devozione dei fedeli è condividere con loro tre giorni di intensa spiritualità, non solo per le celebrazioni che si svolgono in questo triduo, ma anche per quel continuo aprirsi della porta».
Oggi la comunità è composta da 7 eremite, presenti in monastero tra i 40 e gli 88 anni, e una consorella degente all’Opsa.
Non ci sono giovani in cammino ma per farsi conoscere le religiose hanno preparato un filmato di 14 minuti. «Ora desideriamo diffonderlo nella speranza che chi si occupa della pastorale vocazionale proponga ai giovani la bellezza della nostra realtà».
Ma cosa significa oggi essere una suora di clausura?
«La totalità dell’amore, in un dono di noi stesse che è risposta a Colui che per noi ha dato tutto: oggi come ieri è questo che testimonia la scelta della clausura. Noi tutte siamo ci siamo innamorate della bellezza di Dio, ci siamo sentite attratte dalla sua bontà, rinnovate dalla sua misericordia, e abbiamo desiderato di rispondere alla sua chiamata. Ora sperimentiamo la piena realizzazione della nostra esistenza».
Le clarisse vivono la loro vocazione anche in un rapporto fecondo e costante con la chiesa diocesana.
«Siamo molto unite al seminario maggiore: i sacerdoti che vi risiedono ci assistono spiritualmente da oltre un secolo, e questo legame è sempre stato come una porta aperta sulla vita della diocesi nella quale viviamo e per la quale preghiamo. Seguiamo gli avvenimenti attraverso la lettura della Difesa e quanti si rivolgono a noi per chiedere preghiere. Nel cuore della città di Padova siamo ormai rimaste l’unico monastero femminile e questo ci impegna ancora di più. Ci rendiamo presenti alla scuola di preghiera per i giovani e accogliamo anche i gruppi di ragazzi e cresimandi. Sono sempre esperienze arricchenti, che ci danno la possibilità di incontrare e conoscere meglio i giovani, il loro modo di vivere la fede, le loro speranze ed esigenze».