Azione cattolica: passione associativa spesa nella chiesa locale
Nuova presidenza diocesana di Ac, nuove presidenze vicariali, presidenti parrocchiali e delegati si sono già incontrati sabato 18 marzo all’Opsa per un primo appuntamento formativo e di condivisione sul lavoro che li attende per il prossimo triennio. Volti e storie diverse per età e provenienza territoriale ma con un unico entusiasmo: quello di voler tradurre con passione lo spirito associativo dentro la chiesa locale.
Luciano Sanson oggi è vicepresidente del settore adulti del vicariato di Thiene.
Dopo due mandati come presidente parrocchiale e un passato di responsabilità con giovanissimi e giovani, è stato eletto per seguire un settore a lui nuovo. «È una realtà che non avevo ancora vissuto in prima persona da responsabile e la sento come una sfida bella – afferma – L’obiettivo è far rinascere e rivivere l’identità dell’Ac proprio agli adulti, aiutandoli a ritrovare motivazioni di una scelta e di un cammino di fede da vivere insieme. Si è di Ac per tutta la vita! Mi ha fatto piacere che per tante persone sia stato importante votarmi perché potessi continuare una presenza in vicariato: sarà ancora una volta un bel lavorare assieme».
Stupore e gioia. Così Serena Biscaro descrive la sua elezione a vice giovani nel vicariato di Maserà (nella foto).
«Completavo e terminavo un bel triennio come vice Acr e non avevo intenzione di ricandidarmi: la fatica si era fatta sentire. La nuova nomina è stata però una sorpresa: ho sentito fiducia nei miei confronti e grande sostegno. Ecco allora che il mio “sì” è nato dal sentire l’incarico come una vocazione verso gli altri e verso me stessa, come crescita ed esperienza di vita».
Per Serena il responsabile ha le funzioni di “vedetta”: «Una sentinella che sta all’erta e che non perde mai di vista l’obiettivo. Ecco perché alle volte chi è responsabile di qualcosa si sente affaticato. Il mio coraggio nel dire “si” ancora una volta deriva da un mio pensiero sulla responsabilità: è una fatica consapevole ma condivisa, è un segno evidente della mia fiducia nei giovani e nell’Ac».
Anche l’Acr del vicariato di Vigonza ha un nuovo responsabile.
«Respiro la fiducia di chi mi ha eletto – sottolinea Michele Nardelli – E la priorità di questo triennio sarà di dare maggior ascolto alle persone, agli educatori nelle singole parrocchie, perché ci sia davvero un contatto e scambio continuo tra le realtà locali e quella diocesana. L’opportunità di essere anche in consiglio diocesano, il cuore pulsante dell’espressione associativa, mi permetterà di favorire questo scambio di contatti».
Mettere al centro le relazioni con la cura dei rapporti interpersonali sarà la cifra dell’agire associativo.
«E rispetto alle attività, l’attenzione sarà quella di non fare troppe proposte: i momenti vicariali e diocesani devono essere sentiti dai ragazzi come straordinari, eccezionali. Credo infatti nella “potenza del ricordo”: la gioia che ho provato in quei particolari appuntamenti mi sento di ritrasmetterla ai miei coetanei e amici».