Spia in cerca d’amore. Su Apple TV+ “Ghosted” diretto da Dexter Fletcher con Chris Evans e Ana de Armas
Quando il racconto spionistico vira sulla commedia romance.
Nostalgia 007. Nel 2023 ricorrono i 70 anni dalla prima apparizione letteraria dell’agente segreto di Sua Maestà: è “Casino Royale. La benda nera” del 1953 uscito dalla penna di Ian Fleming. Nel 2022 si sono celebrati invece i 60 anni di James Bond sul grande schermo, dal primo film “Agente 007. Licenza di uccidere” (“Dr. No”) del 1962 diretto da Terence Young con Sean Connery: come Bond nessuno mai, l’agente segreto più iconico, elegante e apprezzato. E dopo il riuscito (e già rimpianto) ciclo con Daniel Craig – 5 film, da “Casino Royale” del 2006 a “No Time to Die” del 2021 –, in attesa di sapere come continuerà la saga, si affastellano tra cinema e Tv gli “epigoni” di Bond. Nell’estate 2022 i fratelli Russo hanno diretto per Netflix “The Grey Man” con Ryan Gosling e Chris Evans, mentre nella 2023 hanno realizzato per Prime Video la serie spy-action “Citadel” con Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas. Ora, sempre sul tracciato di 007, si muove il nuovo film di Apple TV+ “Ghosted” di Dexter Fletcher.
Da contadino a spia. Stati Uniti oggi, Cole (Chris Evans) è un imprenditore agricolo sfortunato in amore. Un giorno incontra al mercato la curatrice d’arte Sadie (Ana de Armas), e tra i due in poco meno di 24 ore nasce un forte legame. Sadie, però, scompare senza lasciare messaggi. Deciso a ritrovarla, Cole finisce per essere coinvolto in un’intricata partita a scacchi ad alto spionaggio. La donna, infatti, è un’agente della Cia sotto copertura…
Pros&Cons. Dexter Fletcher è un regista che negli ultimi anni si è fatto notare per una serie di progetti interessanti: da “Eddie the Eagle” (2016) a “Rocketman” (2019), alla serie Tv “The Offer” (Paramount+, 2022) sulla genesi del film “Il padrino” (1972). Per Apple TV+ ha accettato di dirigere “Ghosted”, film interpretato e prodotto da Chris Evans e Ana de Armas. Nel cast anche Adrian Brody nel ruolo del villain e alcuni gustosi camei, tra cui diversi ex Avengers: Anthony Mackie, Sebastian Stan, Ryan Reynolds e John Cho. Nell’insieme, “Ghosted” si presenta come un tipico prodotto action-avventuroso con sequenze giocate in diversi Paesi, pronto a fondere il registro spy-thriller con le dinamiche da commedia sentimentale degli equivoci. Chris Evans si diverte a smitizzare il suo profilo da supereroe – nell’Universo Marvel ha più volte vestito i panni di Captain America – tratteggiando il suo personaggio come un agricoltore avvenente ma sfortunato in amore, non poco goffo tra inseguimenti e combattimenti. A bilanciare l’azione è la brava Ana de Armas, che dopo l’incisiva e struggente interpretazione di Marilyn Monroe nel biopic “Blonde”, ritorna nella sua comfort zone action (apprezzata in “No Time to Die” e “The Gray Man”). Volendo posizionarsi come spy-thriller atipico, addizionato di sfumature ironiche e romance, a ben vedere “Ghosted” risulta un ibrido fumoso, un film di genere senza troppa identità. Buone le intenzioni, bene dinamica e ritmo serrato, ma qua e là l’impianto narrativo perde vigore e sostanza. Peccato. Consigliabile, problematico-semplice.