Proiettata al Rex il 10 gennaio l'anteprima della docu-serie Fuorilegge - Veneto a mano armata su Sky in tre puntate da sabato 13
Prima compagno avvocato, poi legale imputato. Enrico Vandelli è lo specchio della giustizia nel Veneto catapultato a livello nazionale dal processo 7 aprile e dalla “Mala del Brenta”.
Fuorilegge - Veneto a mano armata» (da sabato 13 gennaio in tre puntate nella piattaforma Sky Original) racconta la nostra storia negli anni ’70 e ’80 attraverso la parabola personale di Vandelli. Il giovane avvocato dei militanti di Autonomia Operaia che finirà per accettare il mandato di Felice Maniero, saltando dalla sintonia politica con i coetanei alla complicità con il boss criminale.
Proiettata il 10 gennaio in anteprima al cinema Rex di Padova all’interno di “Intervalli Festival”, la docu-serie offre la ricostruzione a più voci e con materiale inedito della fabbrica di contraddizioni che era il Nord Est nel Novecento.
Così per la prima volta Piero Despali spiega, rivendica e confessa la “rivoluzionaria illegalità” dei Collettivi Politici Veneti: hanno firmato rapine di autofinanziamento, attentati nelle “notti dei fuochi” fino alle “gambizzazioni”. Autonomia Operaia (difesa nei processi anche da Vandelli) però non combacia con il teorema del pubblico ministero Pietro Calogero e nemmeno con l’ideologia delle Brigate Rosse. D’altro canto, proprio Vandelli affida alla telecamera anche il “modello” di infiltrazione mafiosa nella società veneta: alla banda armata di Maniero
corrispondeva già la locomotiva della ricchezza a ogni costo. E Felicetto, da “pentito”, liquiderà la sua azienda criminale (ma preservando i soldi…) senza più conti in sospeso con la giustizia.
Michele Vandelli, il figlio, rivive sullo schermo il cortocircuito del padre avvocato che diventa latitante e infine bersaglio di una giustizia spietata.
Fuorilegge - Veneto a mano armata è una produzione Sky, realizzata da PadovaStories. Una serie tv con il taglio dell’originale ricerca d’archivio e delle testimonianze in presa diretta. Scritta e diretta da Sebastiano Facco con Marta Pasqualini, era stata presentata alla 80ª Mostra del cinema di Venezia.