Oscar 2023: miglior film è “Everything Everywhere All at Once”. Vince 7 statuette. Premiati gli attori Brendan Fraser e Michelle Yeoh
Oscar 2023, alla fine i Daniels hanno fatto la “rivoluzione” a Hollywood. Il duo Daniel Kwan e Daniel Scheinert con il film visionario-folle “Everything Everywhere All at Once” ha ottenuto le statuette di peso nella notte degli Academy Award a Los Angeles, domenica 12 marzo: ben sette premi tra cui miglior film, regia, attrice protagonista Michelle Yeoh, attori non protagonisti Jamie Lee Curtis e Ke Huy Quan, come pure sceneggiatura originale e montaggio.
Nel ricevere l’Oscar per la regia Daniel Scheinert ha commentato: “Anzitutto dedichiamo il premio ai nostri colleghi, agli altri registi candidati [Steven Spielberg, Martin McDonagh, Todd Field e Ruben Östlund]: siete degli eroi! E ancora, questi riconoscimenti vanno alle nostre madri”. Proseguendo Daniel Kwan ha aggiunto: “Tengo a ricordare il mio background da immigrato, le mie origini familiari. Tutto nasce da lì, dalla famiglia, dal caos dell’infanzia”. E ancora: “C’è un genio in ciascuno di noi, l’importante è riuscire a farlo emergere. Io ringrazio i miei cari, chi mi ha aiutato a farlo uscire”.
Diffusa commozione per la vittoria di Michelle Yeoh, incoronata miglior protagonista, battendo la favorita Cate Blanchett. Entra così nella storia dell’Academy come prima asiatica nella categoria. Con voce tremante Michelle Yeoh ha affermato: “Questo Oscar è un faro di speranza per tutti i bambini e le bambine che ci guardano da casa. E inoltre voglio aggiungere: signore, non lasciate che nessuno vi dica mai che avete passato l’età!”. Michelle Yeoh arriva al traguardo dell’Oscar avendo compiuto da poco sessant’anni e con una carriera giocata soprattutto nel cinema d’azione (“La tigre e il dragone”).
A dare però una profonda scossa emotiva alla platea è Brendan Fraser, miglior attore per “The Whale”. Uscito da un lungo periodo di buio professionale, Fraser segna con l’Oscar un anno straordinario iniziato a Venezia79. Quasi incredulo, ha dichiarato: “Grazie al regista Darren Aronofsky per avermi salvato”. Ricollegandosi al film, al parallelismo tra la drammatica storia e il romanzo di “Moby Dick”, l’attore ha esclamato: “Solo le balene riescono ad andare in profondità nell’Oceano. Per me è stato come scendere sul fondo dell’Oceano, per poi risalire. E sono riuscito a risalire perché mi hanno aiutato”.
Miglior sceneggiatura non originale è quella di Sarah Polley, regista di “Women Talking. Il diritto di decidere”. Usciti quasi a mani vuote “Avatar. La via dell’acqua” e “Top Gun: Maverick”: il primo ha ottenuto la statuetta per gli effetti speciali, il secondo per il sonoro. Delusione per il brano “Hold My Hand” di Lady Gaga, sempre da “Top Gun: Maverick”, battuto da “Naatu Naatu” dal film indiano “RRR”. A ben vedere, però, Lady Gaga si è presa la scena della serata con un’intensa performance live ricordando anche il regista scomparso Tony Scott.