Relazione parasociale con papa Francesco

Con ironia il giornalista Paolo Mieli, ogni mattina su Radio24 con Simone Spetia, denuncia il fenomeno social da lui battezzato “io, io, io e il defunto”, l’irresistibile tentazione, di fronte alla morte di grandi figure di pubblicare sui social una propria foto d’archivio con il defunto enfatizzando non i meriti di chi ci ha lasciato ma la luce riflessa che si rifraziona su di noi e sul nostro narcisismo.

Relazione parasociale con papa Francesco
Francesco Merlo, su Repubblica, ci è andato ancor più pesante notando, nel “diluvio di necrologi” per papa Francesco, una “strategia vampiresca” di risucchiare, esibendo la propria foto con il papa, un po’ della sua notorietà e del suo spessore. Mi sono sentito punto sul vivo perché – confesso – anch’io faccio parte della schiera di coloro che, a poche ore dalla morte di Francesco, scossi, emozionati, ma soprattutto grati non hanno potuto far altro che condividere, nei pensatoi comuni drogati dagli algoritmi,...