Potranno mai i preti cattolici sposarsi? La risposta
Servirebbe una sfera di cristallo per saperlo! Mi pare che a questa domanda non si possa rispondere altrimenti. Il celibato sacerdotale, infatti, è una disciplina ecclesiastica, non un dogma, perciò rimane sempre passibile di modifica.
Come in passato (per diversi secoli) abbiamo avuto sia preti celibi che sposati, così potrebbe tornare a essere in futuro. Nella Chiesa, però, la tradizione (cioè una sapienza maturata e sedimentata nel tempo) ha un’importanza di non poco conto, quindi le decisioni fanno sempre tesoro di quanto si è riflettuto nei secoli. Nello specifico della domanda, c’è quindi da dire che da circa novecento anni la Chiesa dichiara invalido (quindi vieta) il matrimonio dei preti (Concilio Lateranense II, 1139), anche di coloro rimasti vedovi dopo l’ordinazione. Quindi pare piuttosto improbabile una modifica di questo tipo, cioè che ai preti venga permesso di sposarsi. Diverso è il discorso sulla possibilità di ordinare preti degli uomini già sposati. La prassi, anche nella Chiesa cattolica d’occidente (di rito latino), per molti secoli è stata diversa da quella attuale. È solo con la nascita e la diffusione dei Seminari (dopo il Concilio di Trento, 1545- 1563), e quindi una formazione agli ordini sacri che partiva in giovane età, che si inizia ad avere un clero formato esclusivamente da uomini celibi. Ed è solo a partire dal Codice di Diritto Canonico del 1917 che troviamo normato l’impedimento a ricevere gli ordini sacri agli uomini aventi moglie. Inoltre, già da tempo, sono ammesse delle eccezioni per i preti delle chiese orientali e quelli di una chiesa non cattolica che si convertono al cattolicesimo. Per il momento, comunque, non sembra esserci all’orizzonte una modifica sostanziale della disciplina. L’ultimo Concilio ecumenico (Vaticano II) e i papi che gli sono succeduti hanno ribadito la volontà di rimanere sulla scelta radicale di ammettere agli ordini sacri solo uomini che riconoscono in loro il carisma del celibato, poiché ritenuto, per «molte ragioni», «particolarmente confacente alla vita sacerdotale».
don Giovanni Molon
Docente di Teologia Spirituale - Facoltà Teologica del Triveneto