Verso le elezioni, Confad: “Riconoscimento e diritti del caregiver siano la priorità”
Il Coordinamento delle famiglie con disabilità “boccia” gli ultimi tre governi, che non hanno saputo rispondere ai bisogni delle persone con disabilità e di chi se ne prende cura: assegno unico insufficiente e “ministero delle Disabilità inutile”. E ai candidati chiede: “Priorità al riconoscimento del caregiver”
I caregiver bocciano la passata legislatura. E danno indicazioni alla prossima, perché guardi con attenzione e soprattutto riconosca e sostenga il lavoro del caregiver familiare. Così in una nota il Confad, Coordinamento nazionale delle famiglie con disabilità: “La legislatura che si avvia a conclusione non è stata affatto positiva per il mondo delle famiglie con disabilità: abbiamo visto l’iter della proposta di legge sui caregiver familiari naufragare nell’indifferenza generale – ricorda il Confad - L’approvazione della legge delega sulle disabilità di fatto non contiene alcuna misura concreta per le persone con disabilità”. Non solo: “Nell’attesa di verificare quale sarà la ratio dei decreti attuativi, sappiamo che non ha nemmeno contemplato la figura dei caregiver familiari, declassati alla generica e frustrante definizione di 'chi rappresenta la persona con disabilità', rinnegando addirittura una terminologia specifica”.
Bocciato dal Confad anche l'assegno unico universale, “inaccettabile ed ingiusta penalizzazione per tante, troppe famiglie con disabilità”. Ma anche le legislature precedenti non hanno saputo rispondere ai bisogni di queste famiglie, vista “l’ insufficiente attenzione di questi temi da parte dei tre governi che si sono succeduti, aggravata dall'inconsistenza del ministero della Disabilità che, per l’ennesima volta, ha dato dimostrazione delle sua sostanziale inutilità”.
Alla luce di tutto questo, il Confad guarda al futuro con preoccupazione: “Cosa aspettarsi dalle prossime elezioni? - si domanda - Come al solito, la disabilità è un tema accessorio rispetto ad argomenti afferenti il mondo dei diritti civili, come se le disabilità e i caregiver familiari siano ormai argomento concluso su cui non lavorare e nemmeno dibattere. Invece noi siamo qui – ribadisce il Confad - perchè i diritti per le persone con disabilità e caregiver familiari non sono affatto garantiti. Senza voler rinunciare ad attenzionare scuola, inclusione, accessibilità, servizi, sport, turismo per le persone con disabilità, la nostra principale battaglia – afferma il Confad - è il riconoscimento e l'affermazione dei diritti e delle tutele della figura del caregiver familiare, ossia di chi si prende cura in ambito domestico di un congiunto non autosufficiente”.
Chiara Ludovisi