Tampone ai senza dimora: a Milano oltre 100 in un mese

Il progetto voluto da diversi enti del terzo settore mette ora a disposizione un centralino per chi, senza medico di base, abbia bisogno di fare un tampone. “Pronti a collaborare a campagna vaccinale” annuncia Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana

Tampone ai senza dimora: a Milano oltre 100 in un mese

Tamponi gratuiti per i senza dimora: in poco più di un mese oltre 100 quelli effettuati. E ora stradUsca, l'Unità speciale di continuità assistenziale), nata dall’accordo tra Caritas Ambrosiana, Casa della carità, Fondazione Culturale San Fedele e l’Associazione San Fedele onlus - Assistenza sanitaria e Ats Città Metropolitana di Milano, rilancia la propria azione e attiva un centralino al quale i senza tetto o le persone sprovviste di tessera sanitaria potranno rivolgersi per chiedere un appuntamento (potranno anche inviare mail). “Estendere le cure agli 'invisibili' è un gesto umanitario, ma non solo -spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana-. Chi non ha accesso al medico di base, in questo periodo di emergenza Covid è anche difficilmente raggiungibile dalle attività di tracciamento, di isolamento e di trattamento. Per le condizioni di vita è esposto al rischio del contagio e rischia di contagiare gli altri. Ma siamo pronti anche a passare alla fase successiva. Abbiamo già comunicato alle autorità sanitarie la nostra disponibilità anche a collaborare alla campagna di vaccinazione di queste fasce della popolazione coi tempi e le modalità che ci verranno comunicate”.

Per quanto riguarda i tamponi, homeless e immigrati senza medico di base possono fissare l’appuntamento per sottoporsi al test telefonando allo 02.76037.1 da lunedì a venerdì o inviando una mail a stradusca@caritasambrosiana.it. Il lunedì (dalle 14,30 alle 16,30) e il mercoledì (dalle 10.30 alle 12,30) è attivo anche il numero diretto 3756260212. L’operatore, che riceverà le richieste, dopo il colloquio telefonico volto ad accertare le condizioni di salute della persona, fisserà un appuntamento quanto prima possibile nelle tre sedi in cui è operativo il servizio (il martedì alla Casa della Carità; il giovedì presso il centro san Fedele, il venerdì nella sede di Caritas Ambrosiana). A chi dovesse risultare positivo, se non è in grado di isolarsi, sarà proposta l’accoglienza in una struttura dedicata. I suoi familiari o coloro che sono stati in contatto saranno raggiunti telefonicamente (“tracciati”) per potersi a loro volta sottoporre al tampone e seguire correttamente la quarantena. Come avviene di norma, i casi vengono riportati (“segnalati”) all’Ats affinché possano rientrare nel monitoraggio della popolazione ai soli fini sanitari, senza che ciò implichi conseguenze per la persona di natura legale o giuridica.

Dario Paladini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)