“RisuonaItalia”, un concerto simultaneo delle orchestre giovanili
L’iniziativa, all'insegna della solidarietà e dello spirito di comunità, è promossa da Acri in occasione della Giornata europea delle fondazioni. Appuntamento il prossimo primo ottobre in 50 città italiane: “L’Europa è la nostra casa comune”
Ripartire tutti insieme all'insegna della solidarietà e dello spirito di comunità. È questo l’intento di “RisuonaItalia. Tante piazze una sola comunità”, un concerto simultaneo di orchestre giovanili in 50 città diverse, che avrà luogo il prossimo primo ottobre e che si aprirà con l’esecuzione dell’Inno alla gioia. Il progetto, promosso da Acri, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, con la media partnership di TGR Rai, si terrà in occasione della Giornata europea delle fondazioni.
Questa mattina, alla sede dell’associazione in via del Corso a Roma, si è tenuta la presentazione del progetto, un evento in cui sono intervenuti, tra gli altri, Giorgio Righetti, Direttore generale di Acri, Renaud Dehousse, Presidente dell’European University Institute e Luigi Salvadori, Vicepresidente Acri e Presidente di Fondazione CR Firenze.
“La Giornata europea delle fondazioni – ha detto Salvadori – non vuole solo ricordare le numerose iniziative sostenute dalle fondazioni e volte a contrastare l’abbandono scolastico, a salvaguardare l’ambiente o a sostenere attività artistiche e culturali, ma vuole anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche europee; far capire che l’Europa è quella “casa comune”, dentro la quale ritrovare quelle energie intellettuali, morali ed economiche, che possono aiutarci a ristabilire le realtà globali che la pandemia ha stravolto”.
Le orchestre giovanili, coinvolte nel progetto RisuonaItalia, sono per la maggior parte protagoniste attive di programmi di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, coinvolte in vere e proprie iniziative di riscatto individuale. I musicisti provengono da tutta la Penisola: dalle città ai piccoli centri, da Nord a Sud, dalle periferie e dalle aree interne. Come l’Orchestra Popolare del Gran Sasso – costituita grazie al progetto RAdiCI, attivo nei comuni abruzzesi colpiti dal sisma – formata da giovani e anziani mossi dalla volontà di riscoprire l’identità collettiva e salvaguardare il territorio. L’evento sarà, dunque, l’occasione per promuovere e rilanciare la solidarietà e la coesione sociale, di cui le nuove generazioni devono farsi portavoce.
Chiara Capuani