Quell’amore giovanile che sa curare le ferite
“Volevo solo sfiorare il cielo”, di Silvia Ciompi (Sperling & Kupfer), è un romanzo per giovani adulti con un messaggio: «Dovete vivere tutto pienamente»
Due quasi ventenni arrabbiati col mondo, Clelia e Lorenzo, per una “non colpa” delle loro madri. È questa la causa del loro malessere esistenziale e della loro rabbia. Clelia ha perso sua madre in un incidente stradale, quello stesso in cui lei è sopravvissuta. «Qualche stronzo a scuola la chiama ancora sfregiata perché ha un braccio pieno di ustioni» per via dell’incidente. Lorenzo, invece, ha ereditato da sua madre un male che mai avrebbe voluto. Un incontro casuale durante un’estate all’isola d’Elba li fa innamorare, anche se nessuno dei due cercava un’amicizia né tanto meno una relazione. Entrambi volevano solo fuggire da se stessi. Ma a 18 anni o poco più l’amore è assoluto, travolgente, invincibile, inconsapevole. «Però una cosa la so: ti ammalerai... sarà una merda, sarà difficile, credimi, l’ho capito in queste settimane. Ma il punto è, Lorenzo, che io non voglio stare senza di te, io non riesco a stare senza di te». Un romanzo per giovani adulti, con un messaggio: «Dovete vivere tutto pienamente».
(Recensione tratta dal numero di giugno di SuperAbile INAIL, il mensile dell’Inail sui temi della disabilità)
Michela Trigari